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GIUSEPPE CACCIATORE
versi dalle «forti spinte di violentissime passioni» all’immaginazione poe
tica di una divinità capace di porre «modo e misura» a quelle passioni,
fino a giungere, infine, al «conato», a ciò che caratterizza quella capacità
dell’umana volontà «di tener in freno i moti impressi alla mente dal cor
po, per o affatto acquetarli, che è dell’uomo sappiente, o almeno dar lo
ro altra direzione ad usi migliori, ch’è dell’uomo civile»57.
G
iuseppe
C
acciatore
57
Ibid.,
p. 547.