192
RECENSIONI
acida e irritativa» presente in eccesso nel liquido cefalo-rachidiano che irrora il
nervo sciatico.
Sulla scia del Borrelli, che si è soffermato negli ultimi due capitoli del suo li
bro su Cotugno uomo di corte e pubblico funzionario, va anche sottolineato co
me all’attività di ricerca il Cotugno seppe unire la riflessione epistemologica sul
la medicina e sul ruolo sociale del medico. Gli argomenti esposti nella prolu
sione significativamente intitolata
Dello spirito della medicina
(1774) a favore di
una autonoma fondazione delle scienze mediche, oltre a rappresentare un vero
e proprio manifesto del neo-ippocraticismo settecentesco, contengono le linee
ispiratrici del personale impegno del Cotugno per trasformare l ’ospedale degli
Incurabili nel primo nucleo di un moderno policlinico, offrendo così una con
creta risposta alla crisi delle strutture sanitarie
ancient régime.
Inoltre con la fon
dazione sullo scorcio degli anni Settanta della scuola di medicina all’interno del
la struttura ospedaliera, il Cotugno e la cerchia di medici a lui vicina, fornivano
un’alternativa innovativa alla crisi irreversibile nella quale versava l’ateneo na
poletano nonostante i tentativi di riforma da tutti auspicata fin dall’inizio del se
colo ma dai ben miseri risultati. Come in altri centri europei ed italiani il cam
biamento di metodi ed indirizzi dell’insegnamento della medicina passò anche
a Napoli per vie diverse e conflittuali con il conservatorismo accademico e gli
interessi venali e corporativi del Collegio medico. La richiesta dei professori del
l ’ospedale dell’obbligo di frequenza e d’esame in fisica e anatomia presso gli
«Incurabili» per potersi laureare in medicina trovò non pochi ostacoli ma finì
col raggiungere i suoi scopi. Attraverso la difficile mediazione con gli interessi
costituiti, grazie soprattutto all’appoggio istituzionale del Sovrano ed economi
co della Reale Accademia, l’attività clinica e di ricerca svolta in ospedale diven
ne parte integrante dell’ordinamento universitario e trovò, come testimonia l ’in
teressante appendice di documenti opportunamente offerti dal Borrelli, nel di
rettore della ‘Scuola’ Giovanni Vivenzio, un competente e fermo sostenitore del
la pattuglia di medici e scienziati insediatisi nel maggiore ospedale cittadino.
R
oberto
M
azzola
C
hiara
C
ontinisio
,
Il governo dellepassioni. Prudenza, giustizia e carità nel
pensieropolitico diLodovicoAntonioMuratori,
Firenze, Olschki, 1999, pp. 322.
La corposa ricerca sul pensiero etico-politico muratoriano, poc’altro riven
dica in apertura oltre lo sforzo di riempire un vuoto nella pur solida storiogra
fia muratoriana, fino ad oggi rimasta orfana di una articolata ed estesa ricerca
sul pensiero etico e politico del modenese. Sarebbe già questa giustificazione del
tutto sufficiente, e peraltro ampiamente legittimata dalla puntuale ricognizione
dei testi muratoriani che la Continisio mette in opera nel libro, ben individuan
do nel tema della
riforma dei costumi
il peculiare vettore del rapporto tra Mu
ratori e la filosofia: «il rapporto fra verità, ricerca filosofica e agire umano costi-