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AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
percorso che si riallacciava a Epicuro e Lu­
crezio» (p. 442). Complessivamente, «essi
vissero nel secolo dei Lumi, ma contribuiro­
no ad intaccare il mito di una ragione immu­
tabile e fuori della storia, proponendo una di­
versa rappresentazione legata alla storia e co­
me questa soggetta al divenire cui soggiac­
ciono tutte le cose umane» (p. 443).
[A. S.]
46.
VICO
Giambattista,
Autobiografia
, in
appendice
Progetto ai Letterati d’Italia
di
Giovanartico di Porcìa, a cura di R. Diana,
Napoli, 2001.
Utile riproposizione della
Vita
vichiana e
àe&'Aggiunta -
stampate rispettivamente nel
1728 (ma scritta, secondo la recente datazio­
ne di Battistini, nel 1723) e nel 1731 - impre­
ziosita da due appendici assai interessanti e di
difficile reperibilità. Nella prima, infatti, vie­
ne pubblicato il lavoro
Gli ultimi anni del Vi­
co. Aggiunta del marchese di Villarosa
, uscito
per la prima volta nel volume
OpuscolidiGio­
vanniBattista Vico raccoltiepubblicatida Car-
lantonio Rosa marchese di Villarosa
, Napoli,
1818 (dove vi compariva anche
VAggiunta
vi­
chiana del 1731), nella seconda si propone il
Progetto
di Porcìa, mai più riedito, tratto dal­
la veneziana
Raccolta d’opuscoli scientifici, e
filologici,
con il quale si invitava un gruppo di
intellettuali dell’epoca a ricostruire la loro
storia scientifica. Nella
Nota introduttiva
il
curatore si sofferma in particolare su tali Ap­
pendici per notare la profonda distanza che
separa il significato del concetto di autobio­
grafia del Porcìa da quello del Villarosa. Do­
po aver messo in luce, seguendo un’indica­
zione di Croce, che il piano del Porcìa trova­
va il suo più autorevole viatico in una lettera
di Leibniz del 1714, si insiste sul fatto che es­
so era caratterizzato soprattutto dall’idea che
«l’autobiografia non doveva essere l’esito di
un processo di costruzione edificante
a prio­
ri,
ma risultare da uno sforzo coscienzioso e
congiunto di ricognizione storica e di illu­
strazione teorica» (p. VI). La raccolta dei va­
ri profili autobiografici doveva, dunque, nel­
le intenzioni del Porcìa, offrire ai giovani un
variegato numero di esempi da seguire negli
studi, compito al quale si poteva adempiere
solo narrando «con rigore e sincerità la pro­
pria biografia culturale», indossando allo
stesso tempo i panni degli storici di se stessi e
quelli dei maestri. Nonostante le velleità si­
stematiche ed enciclopediche, il
Progetto
si
caratterizzava soprattutto per lo sforzo di co­
niugare la concretezza storico-esistenziale del
lettore, «declinata dal confronto fra il
giàfat­
to
da altri e il
dafare
in proprio, entrambi cer­
to sottoposti alle rigorose leggi della ragione
ma anche a quelle più impalpabili del caso e
del gusto», con l’idealità del modello presen­
tato. Proprio nella ricostruzione vichiana, co­
me giustamente si nota ancora nella
Nota in­
troduttiva,
il Porcìa ravvisò il modello di au­
tobiografia più vicino alle sue aspettative,
giacché essa rappresentava lo sforzo di lavo­
rare trattando rispettosamente il dato con­
creto, ma senza limitarsi alla mera elencazio­
ne cronologica dei fatti, per giungere ad una
ricostruzione nella quale fosse possibile indi­
viduare il senso di un progetto unitario. Pro­
prio per queste considerazioni la
Vita
vichia­
na viene qui correttamente intesa come un
tentativo di ordinare «i fatti secondo un mo­
dello teleologico
a posteriori
» cercando nei
dati concreti «una possibile configurazione di
senso di cui l’evento principe è l’elaborazio­
ne e la pubblicazione dell’opera maggiore del
filosofo, quella
Scienzanuova
che, edita in una
prima versione nel 1725, rappresentava per
Vico l’acme di tutta la sua vita».
[M. M.]
47.
VlLLALOBOS
José,
Vico, Ensayador,
in
Il mondo di Vico/ Vico nel mondo. In ricordo
di Giorgio Tagliacozzo,
a cura di F. Ratto, Pe­
rugia, Guerra, 2000, pp. 135-142.
L’A. distingue nel panorama contempo­
raneo due tipologie di pensatori, i «saggiato­
ri» e i «pantologi», che suddivide ulterior­
mente in varie sottocategorie. Dedica poi al­
cune pagine ad una argomentazione, attra­
verso le principali tesi e metodi della filoso­
fia vichiana, dell’assunto che Vico sia da col­
locarsi nella prima categoria.
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