I LUOGHI DELLA CONTEMPLAZIONE
37
te eroica
(1732), la mente deve diventare «eroica» per «dare inizio ad una
sapienza utile al genere umano»; e la mente, che «non può non medita
re il sublime, non può non affrontare grandi imprese, non può non rea
lizzare opere egregie», esalta l’attiva volontà dell’uomo, in antitesi con
ogni contemplazione di tipo mistico:
Non rivolgete preghiere al cielo con le mani supine affinché a voi dor
mienti cada nel seno la sapienza dal cielo47.
Anche Vico pronuncia la frase così cara all’ormai trascorso secolo dei
santi: «infiammatevi di Dio»; ma la fa precedere dall’esortazione: «sve
gliate le vostre intelligenze»; e la fa seguire dalla provocatoria «creerete
(...) i divini miracoli dei vostri ingegni»48.
E ormai chiaro a Vico che il progetto salvifico, preparatorio alla fu
tura e oltremondana visione di Dio, può avvenire solo in una dimensio
ne esclusivamente comunitaria e non individuale. Dopo aver sostenuto
un unico fine per metafisica, etica e politica, Vico osserva che
se gli uomini si attenessero a questo, il genere umano nella sua totalità,
e
non gli individuipresi singolarmente ed estranei l’uno all’altro,
non i cittadi
ni di un’unica nazione, vivrebbero in beatitudine, almeno per quanto lo con
cede la natura corrotta49.
Già nel
De uno,
dopo aver elencato le virtù dell’uomo, Vico le collo
cava in una precisa dimensione operativa e relazionale, in conformità con
il significato assegnato loro nel
De antiquissima
di potenzialità (o
essen
ze
) dell’animo che devono necessariamente esprimersi50.
Non può esserci virtù solitaria e isolata; e dove ne troviamo una devono
esserci anche le altre compagne; le virtù isolate a mala pena sussistono e a
stento ‘meritano di avere il nome di virtù’, come dice S. Agostino51.
Il discorso tende progressivamente a spostarsi sul piano del diritto e
della politica, conservando tuttavia il suo fondamento etico-psicologico.
Vico ricostruisce la genesi del concetto di autorità che, subito dopo la ra
gione, rappresenta il principio fondamentale di ogni diritto e di ogni giu
risprudenza. L’autorità è «la prima originaria acquisizione della totalità
47
De mente eroica
, in
Varia,
a cura di G. G. Visconti, Napoli, 1996, p. 147.
48
Ivi.
49
Ivi.
50 Cfr.
De antiquissima italorum sapientia,
IV, I , «De essentiis seu de virtutibus», in
Ope
re filosofiche,
a cura di P. Cristofolini, Firenze, 1971, pp. 82-85.
51
De uno,
cap. XLI.