L’«IDEA DELL’OPERA» DI GIAMBATTISTA VICO
Negli ultimi decenni la «Dipintura», sottratta all’oblio al quale sem
brava da sempre destinata, ha richiamato l’attenzione di numerosi stu
diosi che l’hanno collocata entro una fitta maglia di relazioni culturali e
filosofiche, fino a farne in qualche caso la chiave di lettura unificante e
risolutiva dell’intera opera vichiana. E ciò appare francamente eccessivo
perché la scelta di accentuare l’autonomia semiologica della «dipintura»
non può eludere le sue relazioni con le pagine dell’«Idea dell’Opera» che
ne sono la spiegazione1.
Quando nel 1731 Vico scrive l’aggiunta alla sua autobiografia, in un
passo ricco di
pathos
ci narra dell’«estro fatale» che gli aveva permesso, nel
breve arco di tempo intercorso tra la natività e la resurrezione del Cristo,
di riscrivere completamente la
Scienza nuova prima
, ci informa, altresì che:
Dopo essersi stampato più della metà di quest’opera, un ultimo emer
gente, anco natogli da Venezia, lo costrinse di cangiare quarantatré fogli del
lo stampato, che contenevano una
Novella letteraria
(dove intiere e fil filo si
rapportavano tutte le lettere e del padre Lodoli e d’intorno a cotal affare con
le riflessioni che vi convenivano), e, ’n suo luogo, proporre la dipintura al
frontespizio di quei libri, e della di lei
Spiegazione
scrivere altrettanti fogli
che empissero il vuoto di quel piccolo volume2.
1 Ad esempio, per D. Ph.
VERENE,
Vico’s Science o fImagination
, Ithaca-London, 1981, la
filosofia di Vico «pone l’immagine al di sopra del concetto, la parola al di sopra dell’argo
mentazione e la divinazione mitica al di sopra del fatto», tr. it. Roma, 1984, p. 27. Sulla «di
pintura» e l’«Idea...», anche per la bibliografia di riferimento vedi tra gli altri M.
F
rankel
,
The ‘Dipintura’ and thè Structure of Vico’s New Science as a Mirror ofthe World
, in
Vico: Past
and Present,
ed. by G. Tagliacozzo, Adantic Highlands (N. J.), 1981, pp. 43-51; fortemente
accentuata l’importanza filosofica della «Dipintura» in M.
PAPINI,
II geroglifico della storia.
Significato e funzione della dipintura nella Scienza nuova,
Firenze, 1984; per una interpreta
zione centrata sulla continuità con l’iconologia rinascimentale si veda A.
FLETCHER,
On Syn-
cretic Allegory of thè 'New Science’,
in «New Vico Studies» IV (1986), pp. 25-43; Id.,
Dipin
tura: The Visual Icon of Historicism in Vico,
in
Colors o f thè Mind: Conjectures ofThinking in
Literature
, Cambridge (Mass.), 1991, pp. 147-165. Per una lettura eminentemente fondante
l’intero pensiero vichiano della «Dipintura» vedi il primo capitolo di
V. VlTIELLO,
Vico e la
topologia,
Napoli, 2000.
2
Vita di Giambattista Vico scritta da sé medesimo,
in G.
Vico,
Operefilosofiche,
a cura di
P. Cristofolini, Firenze, 1971, p. 51. Perla ricostruzione delle vicende legate alla mancata edi-