PASSIONI E RAGIONE NELLA FILOSOFIA CIVILE DI VICO1
1.
Per un discorso che voglia - sia pur limitatamente ai plessi fonda-
mentali del pensiero di Vico - approfondire la modalità determinata con
cui il più grande filosofo italiano dell’età moderna ha cercato di render
plausibile e praticabile la relazione tra passione, emozioni e ragione, più
che appropriate appaiono le parole che il mai troppo compianto Carlo
Bo scrisse a mo’ di presentazione del catalogo della mostra d’arte con­
temporanea che si svolse, sull’analogo tema, a latere del convegno urbi­
nate sul rapporto tra la filosofia e le emozioni. «E in fondo non esiste
un’opposizione fra letteratura e vita, come non ce n’è fra filosofia e vita
ovvero fra filosofia ed emozione. Per noi sono tutte due, e in ugual mi­
sura, strumenti di ricerca e quindi di verità: mezzi per raggiungere l’as­
soluta necessità di sapere qualcosa di noi, o meglio di continuare ad at­
tendere con dignità, con coscienza una notizia che ci superi e ci soddi­
sfi. La filosofia come la letteratura è un eterno scandaglio, ecco una mi­
sura di coscienza in un esame che ha i limiti della nostra vita ma è ine­
sauribile come un movimento di verità. A questo modo non saprebbe ri­
fiutare nulla delle nostre sensazioni e dei nostri sentimenti».
Il
gran tema dei rapporti tra passione e ragione si perde nella notte
dei tempi del pensare filosofico: da Platone a Aristotele, da Cartesio e
Spinoza a Condillac, da Kant a Hegel - per citare soltanto i picchi più
significativi di un dibattito plurisecolare. Pur nella notevole diversità de­
gli approcci e degli esiti di tale dibattito, la natura delle passioni è quasi
sempre stata considerata in una posizione di subordinazione gerarchica
- o almeno di articolazione, per così dire, scalare rispetto all’intelletto e
alla ragione. La classica figura platonica dell’anima concupiscibile ha a
lungo dominato lo scenario della filosofia occidentale e ad essa si è ac­
compagnata, consolidandosi addirittura su un piano semantico che tut­
tora persiste, l ’idea della passione come alterazione «patologica» di uno
stato di normalità razionale. Bisogna, com’è noto, toccare i punti alti del­
1
Ripropongo qui il testo, a tutt’oggi inedito, di una mia relazione svolta al XXXIV con­
gresso nazionale di filosofia sul tema
La filosofia e le emozioni
svoltosi a Urbino tra il 26 e il
29 aprile 2001.
1...,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96 98,99,100,101,102,103,104,105,106,107,...241