RAGIONE NARRATIVA ED ELABORAZIONE DIALOGICA DEL SAPERE
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que di «vero» e «certo», strumento essenziale nell’epistemologia di Vi­
co per «ridurre la filologia in forma di scienza»6, alla congruenza reci­
proca sussistente tra storia ideale eterna e storie delle nazioni7. Non è un
109. Sul
rivelatore rapporto fra Vico e Hobbes, oltre ai saggi già cit. di Mondolfo, Garin e Child,
vanno visti anche N.
ABBAGNANO,
Introduzione
a
G .
Vico,
La Scienza nuova e altri scritti
, Tori­
no,
197 ó2,
pp.
21-22;
Id.,
Introduzione del 1952, ibid.,
pp.
36-37; K. LOWITH,
«Verum etfactum
convertuntur»: lepremesse teologiche delprincipio di Vico e le loro conseguenze secolari,
in
Omag­
gio a Vico,
a cura di A. Corsano
et alii,
Napoli,
1968,
pp.
90
sgg. Per una discussione delle inter­
pretazioni storiografiche crociane e gentiliane già citate, nonché sul
verum-factum
in contrappo­
sizione alle «nuove scienze» cfr. ancora E.
G
arin
,
Vico e l’eredità delpensiero delRinascimento,
in
Vico oggi,
cit., pp.
7 0 ,8 0
sgg. Cfr. inoltre G.
SEVERINO,
Il «verum-factum» vichiano come strut­
tura deiprincipie delle modificazionidella storicità,
in «Giornale critico della filosofìa italiana» LI
(1972) 4,
pp.
525-554,
poi in Id.,
Principi e modificazioni della mente in Vico,
Genova,
1981,
pp.
9-54,
e per una lettura della gnoseologia vichiana in termini kantiani
S. OTTO,
Giambattista Vico.
Lineamenti della suafilosofia,
tr. it. Napoli,
1992,
pp.
73-93, 148-149.
Per un approccio di tipo
semiotico al
verum-factum
cfr. invece A.
PENNISI,
La linguistica deimercatanti. Filosofia linguisti­
ca efilosofia civile da Vico a Cuoco,
Napoli,
1987,
pp.
87-93.
6 G.
VICO,
Vici vindiciae
(1729), in Id.,
Varia. Il «De mente eroica» e gli scritti latini minori,
edizione critica con testo a fronte a cura di G. G. Visconti, Napoli, 1996 (d’ora in poi
Vici vindi­
ciae),
p. 51 («in certam scientiae formam redigam»,
ibid.,
p. 50) - nelle opere con il testo a fron­
te la doppia indicazione di pagina intervallata dalla stanghetta (es.: pp. 60/61) si riferisce alla du­
plice localizzazione del brano nell’originale e nella corrispondente traduzione. Sulla funzione fon­
dante della filosofìa per la filologia cfr. A. R.
CAPONIGRI,
Filosofia efilologia: la «nuova arte della
critica» diGiambattista Vico,
in questo «Bollettino» XII-XIII (1982-1983), p. 30. Sempre sulla re­
lazione fra filologia e filosofia - ma anche fra quest’ultima ed i saperi non filosofici -, analizzata
però con un approccio ermeneutico, cfr. E
BOTTURI,
La 'Scienza nuova’: oltre il razionalismo,
in
«Cultura e libri» IV (1987) 23, pp. 237-349; Id.,
Ermeneutica dell’evento: la filosofia dell’inter­
pretazionedi Giambattista Vico,
in
Lafilosofia pratica tra metafisica e antropologia nell’età di Wolff
e Vico,
a cura di G. Cacciatore,
V.
Gessa-Kurotschka, H. Poser e M. Sanna, Napoli, 1999, pp.
447-470. Per un’ulteriore rivendicazione di ‘originalità’ vichiana in campo filologico contro una
ipotetica dipendenza da Le Clerc, cfr. M.
SlNA,
Vico e Le Clerc: tra filosofia efilologia,
Napoli,
1978, in partic. pp. 13-14, 65-67, 95-96, 113-114; ancora su Vico e Le Clerc cfr. G.
CANTELLI,
Jean Le Clerc e l’interpretazione storica dellefavole antiche,
in Id.,
Vico e Bayle: premesseper un
confronto,
Napoli, 1971, pp. 33-54. Sul
vero
e
certo
in rapporto ai «quattro autori» di Vico, cfr.
G.
F
assò
,
Vico e Grozio,
Napoli, 1971, in partic. pp. 57-78.
7 Sulla «storia ideale eterna distinta e al tempo stesso congiunta alla storia che corre in tem­
po cfr. F.
A
merio
,
Sulla vichiana dialettica della storia,
in
Omaggio a Vico,
cit., pp. 115-140, che
oppone all’articolazione triadica della storia ideale eterna (senso-età degli dèi /fantasia-età de­
gli eroi /ragione-età degli uomini) - retaggio secondo lui della lettura idealistica di matrice cro-
ciano-gentiliana- una scansione diadica di spontaneità e riflessione (cfr. in partic. pp. 126 sgg.);
per una lettura della filosofia di Vico che, in alternativa all’interpretazione crociana, la ricon­
duca non alla fondazione della filosofia dello spirito ma alle origini dello storicismo critico e
problematico, cfr. F.
TESSITORE,
Vico tra due storicismi,
in Id.,
Contributi alla storia e alla teo­
ria dello storicismo,
5 voli., Roma, 1995 sgg., voi. I (1995), pp. 231-246; G.
CACCIATORE,
Die
Hermeneutik zwischen Philosophie undPhilologie,
in
DieHermeneutik imZeitalter derAufklà-
rung,
a cura di M. Beetz e G. Cacciatore, Kòln-Weimar, 2000, pp. 311-330, nel quale il dizio­
nario vichiano delle voci mentali viene letto come strumento ermeneutico per comprendere «le
articolazioni della storia ideale eterna» (p.317) ; Id.,
DieGeschichtealsphilosophisches Problem.
Metaphysik, Zeit, Wahrheit und Faktizitàt,
in Id.,
Metaphysik, Poesie und Geschichte. Uber die
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