166
ROSARIO DIANA
e sarà ciò, che col mezzo d ’una spassionata, e discreta critica finirà, sic
come par, che non sia irragionevole lo sperarlo, d’istruire nell’ottimo gu
sto delle Scienze, e delle bell’Arti chiunque si studia d’arrivarvi, e per lo
più non vi giugne per mancanza di mezzi, e di guida sicura, che a ciò sen
za traviar lo conduca.
Ed ecco bella, e intera l ’idea di quest’Opera, la di cui utilità mesco
lata col piacere di chi tra le mani vorrà averla, per quello, che a noi ne
paja, soverchia cosa si è minutamente descrivere. Chi non vede, ch’ella
riuscirà come un trattato universale pratico tutto in volume racchiuso di
quanto saper si dee in ogni genere di letteratura, e che sarà un vasto cam
po di critica per esercitarvi gli ingegni? Basti questo cenno per tutto quel
lo, che dir si potrebbe in raccomandazione d’un’Opera, i di cui compi
latori non sono oziosi contemplativi, ma de’ loro precetti sono nello stes
so tempo esecutori, e maestri, e di se stessi in certa maniera guide, e se
guaci.
Per ora noi non ci ritroviamo in arnese di pubblicare intera quest’O
pera, e però ci contentiamo di darne un saggio colla Vita del Sig. D. Gio:
Battista de Vico celebre Letterato Napoletano da lui stesso descritta, e
che più dell’altre, che fin ad ora ci son pervenute, s’accosta all’idea da
noi conceputa. Ella questa Vita potrà in parte servire di norma a chi vorrà
favorire la nostra Raccolta, e la cortesia imitando, e insieme la maniera
nello stendere le notizie de’ proprj studj del Sig. de Vico darà mano al
compimento di questa utile fatica.
E questa fatica non tanto sembra utile a noi, che ne siamo gli inven
tori, e promotori, che non sia anche sembrata tale a molti de’ più cospi
cui Letterati d’Italia, tra quali nomineremo con distinzione il Signor An
tonio Vallisneri grande, e insigne ornamento dell’età nostra, il Sig. Aba
te Lodovico Antonio Muratori ingegno de’ più rari, che sien mai sorti in
Italia, e celebre per tante cose in tanti generi di letteratura da lui scritte,
e ottimamente scritte, l ’insigne Signor Marchese Maffei, di cui in altro
luogo s’è per noi fatta giusta, e distinta menzione, ed i Signori Dotti egual
mente e gentili Apostolo, e P. D. Piercaterino Fratelli Zenni, Abate Re
canati, Abate Girolamo Lioni, il quale con tanta cortesia concilia fauto
ri alla nostra Opera, i Signori Co: Jacopo Riccato, e Pier-Jacopo Martel
li. Anche il P. Tomaso Ceva grande ornamento dell’illustre Compagnia
di Gesù si è del sentimento degli accennati Dotti, e altri, che lungo sa
rebbe, e soverchio il noverarli. Grand’eccitamento ci diede pure a non
pentirci di questo nostro pensiero il P. Abate D. Benedetto Bacchini del
la nobilissima Congregazion Cassinese, uomo di venerabile ricordanza a
chiunque nome straniero non è l’erudizione ecclesiastica, e profana, e a
chi conosce il valore delle lingue morte, e degli antichi difficili manu-