INTERPRETAZIONI STORICISTICHE DELLA
SCIENZA NUOVA
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(ma anche con l’ambizione di ampliarne alcuni motivi e accentuarne al
cune conclusioni rispetto ad altre) si possa guardare ad una ipotesi di
confronto e di relazione problematica tra alcuni capisaldi della riflessio
ne vichiana e non pochi momenti della discussione filosofica contempo
ranea, specialmente in ordine ai problemi dell’etica dell’individualità, dei
nuovi profili storici, psicologici e antropologici delle identità personali
e collettive. Non è certo solo frutto della casualità o dell’imporsi di nuo
ve mode interpretative il fatto che nell’ambito della letteratura critica su
Vico, si è ormai, negli ultimi decenni, sempre più consolidata una chia
ve di lettura, secondo la quale ingegno e fantasia costituiscono non sol
tanto momenti specifici e fasi determinate della vita umana, ma rappre
sentano, per così dire, gli atti fondativi medesimi del mondo storico del
l’uomo. Questo era un punto fermo, ad esempio, già fissato, come si è
visto, nelle analisi di Pietro Piovani, ma su tale aspetto, specialmente do
po i risultati delle più recenti ricerche sulla fantasia, sugli universali fan
tastici e sull’immaginazione, si è proseguito e ancor più si è arricchito il
quadro delle interpretazioni. Lo stesso concetto di storicità assume, alla
luce di tali nuovi approcci interpretativi, una articolazione più comples
sa, giacché, ai fini della sua analisi e della sua stessa ricostruzione, appa
re ormai insoddisfacente il semplice riconoscimento del principio se
condo il quale l’esperienza della storicità si racchiuderebbe nell’affer
mazione della ineliminabile dimensione storica della realtà umana. E ben
vero che la questione del ‘cominciamento’ è intimamente legata a quel
la dell’origine della storia e, dunque, alla centralità che Vico assegna al
la socialità come elemento fondativo degli istituti politici e dei processi
culturali dell’umanità, fino a fare di essa l’oggetto speciale della nuova
scienza. E, tuttavia, il filosofo napoletano non esaurisce l’intenzionalità
che sorregge la sua opera nel solo aspetto, per dir così, metodologico e
storico-ricostruttivo, dal momento che la pur decisiva individuazione del
metodo di studio da applicare ai contenuti della storicità, non toglie spa
zio alla ricerca dei principi e degli elementi normativi di carattere filo
sofico-concettuale che sono all’origine del processo di graduale umaniz
zazione e antropologizzazione del mondo e della natura. Tra questi un
posto rilevante occupano quelle categorie, al tempo stesso conoscitive e
produttive, della memoria, della fantasia e dell’ingegno.
Volendo, così, trarre una prima provvisoria conclusione sulla rile
vanza filosofica che assume, nel complesso dell’opera vichiana, la rela-
interpretazioni. Cfr. ora i saggi vichiani raccolti nei
Contributi alla storia e alla teoria dello sto
ricismo,
Roma, voi. I, 1995, voi. Ili, 1997, e nei
Nuovi contributi alla storia e alla teoria dello
storicismo,
Roma, 2002.