ALLIEVI MERIDIANI DI VICO?
193
chiano con gli ‘epicureisti’ lungi dall’essere a tutto campo, così come ap
parirebbe ad una superficiale lettura dei passaggi polemici più evidenti
nel tessuto della
Scienza nuova,
risente di un percorso evolutivo com
plesso, di una peculiare lettura di Platone in funzione polemica al neo
stoicismo, infine di un diretto confronto con la problematica filosofica
settecentesca, rispetto alla quale Vico - a differenza, dobbiamo ricono
scerlo, del frate minore de Angelis - risulta profondamente informato.
Laddove de Angelis presenta schematicamente l ’incontro con il filosofo
epicureo, sceneggiando due posizioni scolasticamente antitetiche e ri
duttive, Vico conferisce spessore storico al problema rievocando, nella
Vita,
la voga napoletana per l’epicureismo di Gassendi, i propri studi lu-
creziani, e la conseguenza: «questo solo servì a lui di gran motivo di con
fermarsi vie più ne’ dogmi di Platone, il quale da essa forma della nostra
mente umana, senza ipotesi alcuna, stabilisce per principio delle cose tut
te l ’idea eterna, sulla scienza e coscienza che abbiamo di noi medesimi»32.
Tuttavia, al di là di certe semplificazioni, dettate anche da modelli di
origine predicatoria, l ’impegno scrittorio esercitato da Gherardo de An
gelis - come rileva Dante Della Terza - consente di riconoscere «il pathos
di partecipazione agli eventi, tutto personale» e indirizza il lettore verso
«un coinvolgimento religioso totale, guidato da una razionalità che ha
metodo ed esclusività e orienta de Angelis verso l’isolamento nel chio
stro di Santa Maria della Stella dal 1765 al giorno della morte, il 2 giu
gno 1783». La prosa di frate Gherardo, nel «rigore a volte estroso e tra
valicante verso retrodatazioni barocche» si rivolge però costantemente
ad un pubblico di «ascoltatori colti e forniti di intelligenza analitica e
perciò discriminante»33.
2.
Sul versante dell’impegno nella ricerca naturalistica il volume de
dicato da Annalisa Andreoni all’annosa questione del
XOmero italico
sot
tolinea lo stretto collegamento presente nella cultura illuministica fra
analisi letterario-antropologica dell’epica arcaica, nascenti studi dedica
ti alla geologia ed ai reperti fossili, riflessione linguistico-etimologica, in
terpretazione allegorica e congiunta della storia sacra e profana, nonché
le influenze politiche che alla fine del secolo condizionarono la ricezio
ne di questi argomenti anche in quanto fondamenti costitutivi di una dif
ficile carta d’identità nazionale italiana. Su questi temi il dibattito euro
32 Vita
, pp. 18-19. Questo passaggio testuale verrà ripreso anche verbalmente, o con si
gnificative varianti, sia nelle
Correzioni, Miglioramenti e Aggiunte terze
(1731) sia nell’espun-
to capitolo di
Riprensione delle metafisiche di Renato Delle Carte, di Benedetto Spinosa e di
Giovanni Locke:
si veda
SANNA,
op. cit.,
pp. 91 e 107-108.
33 D
ella
T
erza
,
op. cit.,
pp. 70-71.