SULLA RELAZIONE DI IDEALE E FATTUALE, DI METAFISICA E STORIA
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opere - parliamo qui di
Scienza nuova
come di un’opera sola, benché
non lo sia, per comodità rispetto alla contrapposizione tra il blocco del
le diverse redazioni della
Scienza nuova
da un lato e il
De uno
dall’altro,
così come abbiamo trascurato di trattare del
De constantia iurispruden-
tis,
momento ulteriore della trasformazione epistemologica dell’opera
vichiana - è, ripetiamo, in buona parte, il medesimo, diverso il modo in
cui, nell’una e nell’altra, è trattato questo stesso materiale: le medesime
«cose civili» non sono più viste a partire da una prospettiva giuridica
(che rimarrà, beninteso, centrale anche nella
Scienza Nuova),
ma orga
nizzate in un sistema come principi di una nuova scienza intorno alla
«comune natura delle nazioni».
M
arco
V
anzulli