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HUMBERTO APARECIDO DE OLIVEIRA GUIDO
no, per citarne alcuni4. Alla luce di questa presenza ‘materiale’ nella b i­
blioteca dello studioso, è perciò significativo che negli scritti dello stes­
so Buarque de Holanda manchi qualsiasi riferimento a Vico; d’altra par­
te, la traccia dei suoi testi consente di tastare il polso del livello di cono­
scenza che si ha di quell’autore in un certo ambito di studi.
Al contrario degli storici, gli studiosi di letteratura brasiliana hanno ri­
conosciuto l’importanza delle opere di Vico nel campo dell’estetica e del­
la letteratura comparata, e anche tra i giuristi non è sfuggito il riconosci­
mento del contributo di Vico negli studi sul diritto. Quanto ai filosofi, se
è inequivocabile l’interesse per il filosofo napoletano, lo studio dei suoi
scritti filosofici si trova in uno stadio di sviluppo i cui risultati più espres­
sivi non da molto cominciano a consolidarsi, dando un segnale di presen­
za nei principali eventi filosofici realizzati in questi ultimi anni in Brasile.
La principale difficoltà nell’approfondimento degli studi vichiani in
questo Paese è data dalla scarsità di traduzioni delle opere di Vico in lin­
gua portoghese: soltanto nel 1973 viene pubblicata la prima edizione bra­
siliana della
Scienza nuova
17445, curata da Antonio Làzaro de Almeida
Prado; si tratta tuttavia di una sorta di antologia, che ripropone inte­
gralmente 1’ «Idea dell’opera» e il Libro Secondo, mentre offre una se­
lezione delle altre parti. Il testo è poi accompagnato da un prefazione di
Alfredo Bosi che offre una ricca ricostruzione bibliografica su Vico.
E solo nel dicembre 1999 che viene pubblicata la prima traduzione in­
tegrale della
Scienza nuova
1744 in portoghese, a cura di Marco Lucchesi,
professore della Universidade Federai do Rio de Janeiro6, mentre è attesa
nei prossimi anni la prima traduzione portoghese della
Vita,
secondo un
progetto prioritario del Grupo de Estudios de Filosofia de Vico (GEFV)7.
Questa rassegna presenta in modo pressoché esaustivo i contributi
pubblicati in Brasile durante la seconda metà del Novecento e diretta-
mente legati a Vico; quanto alle traduzioni di testi dedicati a Vico e pub­
blicati in Brasile, sono menzionate quelle più significative.
1.
Articolipubblicati su riviste difilosofia.
Il primo lavoro su Vico pub­
blicato in Brasile, nel dicembre 1951, vede la firma di Miguel Reale, uno
4 Tra gli altri libri, incontriamo sottolineature e annotazioni personali di Buarque in quel­
li di E.
P
aci
(Ingens Sylva,
Milano, 1949), E.
FuBINI
(Stile e umanità di G. Vico,
Firenze, 1946)
e A.
CORSANO
(Umanesimo e religione in G. Vico,
Bari, 1935).
5
Prindpios de una ciència nova,
tr. port. A. L. De Almeida Prado, Sào Paulo, Ed. Abril,
1974. Si tratta, di fatto, della prima traduzione in lingua portoghese. [Si ritiene opportuno in­
dicare sempre le case editrici per maggior completezze d’informazioni:
N.d.R
.]
6
A Ciència Nova,
tr. port. M. Lucchesi, Rio de Janeiro, Editora Record, 1999.
7 Cfr.
infra,
§ 7.
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