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RECENSIONI
tesi dei
fatti
con la
filosofia delle leggi,
dando conto dello sforzo ambizioso di assi
curare concretezza ai principi e ampiezza ai fatti particolari. Di qui si diparte l’al
tro ramo dell’intenzionalità etica originata dall’innesto dell
'idéologie
nel tronco del
la tradizione vichiana. Sulla celebre definizione di
rivoluzionepassiva
e sulla teoria
dei
duepopoli
- «applicazione della ‘filosofia tutte di cose’» di matrice genovesia-
na (pp. 55, 56) - si gioca gran parte della fortuna di Cuoco nel pensiero politico
italiano «lungo due secoli», toccando il Manzoni del primo
Adelchi
e del
Discorso
su alcuni punti della storia longobardica in Italia
(pp. 57-59), nonché il «tirocinio
mazziniano sul ‘Giornale italiano’» (p. 59) e, soprattutto, Carlo Pisacane, lettore
cuochiano del Vico e della «dialettica bisogni-forze» (p. 60) che, nella versione pe
dagogica di educazione politica del
popolo
cuochianamente inteso, si riproporrà
nella «desanctisiana filosofia del costume» (p. 63). Ancora, quindi,
da Cuocoa De
Sanctis
(volendo parafrasare il titolo di un’altra ben nota e fortunata silloge dell’A.
sulla filosofia napoletana di primo Ottocento), nel segno di un ripensato nesso di
teoria e prassi, linfa vitale dello «storicismo» non assoluto dello storico irpino co
me dello «storicismo critico-problematico» dello storico-filosofo, Fulvio Tessito
re,
naturaliter
studioso di Vico e di Cuoco.
F
abrizio
L
omonaco
V
incenzo
C
uoco
,
Essai historique sur la révolution de Naples,
a cura di A.
Pons, introduzione di M. Vovelle, Paris, Les Belles Lettres, 2004.
Alain Pons, vichiano di provato mestiere e studioso ben noto a tutti quelli
che si dedicano al pensiero del filosofo napoletano, in particolare per la sua no
tevole traduzione in lingua francese dell’ultima versione della
Scienza nuova,
ci
offre, per la prestigiosa casa editrice
Les Belles Lettres,
specializzata in testi ita
liani, una traduzione inedita del
Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli,
testo
tanto importante quanto sconosciuto in Francia, e che completa la ristampa ana
statica della traduzione della versione del 1806 del
Saggio,
curata dal rivoluzio
nario francese Bertrand Barère (1807), recentemente pubblicata (2001) da An-
na-Maria Rao e Mai'té Bouyssy per la casa editrice napoletana
Vivarium.
In modo analogo alle sue traduzioni di Vico, Pons accompagna la sua ver
sione del
Saggio
con un apparato molto importante per il lettore francese che
spesso conosce la rivoluzione napoletana soltanto attraverso l’interpretazione
romanzata che ne è stata data nel bel libro di Alexandre Dumas,
La San Felice.
L’ A. propone una cronologia che sottolinea le tappe più significative della vita
di Cuoco, nonché i grandi momenti storici attraverso i quali si forma poco a po
co il suo pensiero politico; in una nota di ragguardevole importanza vengono
poi precisati i criteri metodologici usati dal curatore della traduzione, sezione
tanto più importante in quanto si tratta di un’edizione bilingue. Il testo è com
pletato da un’introduzione di Michel Vovelle, il grande storico della Rivoluzio
ne francese, e da uno studio dello stesso Pons che consente, in particolare at