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RECENSIONI
nenti la «Convenzione», come ad esempio Robespierre. Di notevole originalità
è l’interpretazione delle cause della Rivoluzione francese che ci è data da Cuo
co, che mostra, a differenza delle consuete interpretazioni, che l’origine di tale
rivoluzione non è tanto la «philosophie des Lumières», i «philosophes», Rous
seau, Montesquieu o Voltaire, quanto la conoscenza precisa e dettagliata del
l’aspettativa e dei bisogni del popolo.
Tale prospettiva permette a Pons di sviluppare una lettura filosofica del te
sto di Cuoco per mezzo delle figure di Machiavelli e Vico. L’originalità di que
sta sua analisi consiste nel non separare né opporre mai Vico a Machiavelli nel
l’individuazione delle fonti politiche e filosofiche del
Saggio.
Vico offre a Cuoco un sistema storico, una struttura delimitata dalla «storia
ideale eterna», che gli consente nello stesso tempo di pensare e di fare una dia
gnosi del «corso» della storia. Importantissima è anche secondo Pons, l’atten
zione dedicata da Cuoco, attraverso il prisma vichiano, alla «fantasia» e al «sen
so comune», elementi purtroppo trascurati dai giacobini napoletani nella loro
visione del popolo nel 1799. In modo complementare, il pensiero di Machia
velli offre a Cuoco mezzi e concetti politici per pensare un’attività politica ef
fettuale. L’interesse per la singolarità dei fatti storici, la figura del «riformatore»
e quindi di un’azione politica efficiente, sono da collegare all’influenza eserci
tata da Machiavelli nell’elaborazione del
Saggio.
La lettura di Pons, in gran parte centrata sulla storia delle idee, offre al let
tore, oltre al testo di Cuoco, tutti gli elementi più recenti che caratterizzano la
sua fortuna e la sua recezione. Pons non scende in campo per prendere posi
zioni estreme, in particolare, se considerare Cuoco fautore o meno della rivo
luzione, ma offre ai lettori francesi, in una delle sue consuete bellissime tradu
zioni, uno dei testi più interessanti del pensiero politico italiano.
P
ieree
G
irard