PRESUNTI AUTOGRAFI VICHIANI PRESSO LA BAYERISCHE STAATSBIBLIOTHEK
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stro ha l ’uniformità del nero usato per la stampa. Questi elementi con
vergono a testimoniare che siamo in presenza di una prova di stampa del
la medesima litografia ottocentesca che correda il volume delle opere vi
chiane curato da Ferrari. Perfino la rifilatura del margine destro del fo
glio, che lascia intravedere in qualche tratto una linea scura tracciata ver
ticalmente come a fungere da guida, corrisponde a quella della litogra
fia cucita insieme ai fascicoli nell’edizione ferrariana, per la distanza a
cui si colloca dal testo.
È pur vero tuttavia che alcune differenze permangono tra la prova di
stampa conservata alla BSB e la litografia come compare nel primo vo
lume delle opere vichiane. Innanzitutto il supporto cartaceo, pur essen
do in entrambi i casi di tipo abbastanza spesso, è ancora più sostenuto
nel caso del presunto autografo. Mancano inoltre in quest’ultimo, ri
spetto alla riproduzione offerta da Ferrari, quelle annotazioni interlineari
a stampa che titolano «Fac-simile del carattere di G. B. Vico» la pagina
vichiana e commentano con un «(sic )» la dittografia del termine «
perti
nebat
» all’inizio della linea 6. Sono queste, come si capisce bene, discre
panze marginali che non mutano la sostanza della conclusione raggiun
ta. Esse si giustificano tuttavia, in quanto valgono a qualificare la prova
d ’incisione del testo vichiano come l’avantilettera, tirata quando ancora
non vi è stata apposta l ’iscrizione nella forma a stampa. Alla luce di que
sti risultati non si è ritenuto opportuno effettuare una nuova trascrizio
ne del testimone vichiano, che rimane sostanzialmente lo stesso usato co
me base per le precedenti trascrizioni e per il quale ci si può ora attene
re con sicurezza alla trascrizione offerta da Visconti.
5.
Dopo aver chiarito che il documento vichiano conservato presso la
BSB non è inedito, e tanto meno autografo, potrebbe comunque dimo
strarsi di qualche interesse indagare attraverso quali passaggi esso sia po
tuto entrare a far parte della raccolta d ’autografi. Sfortunatamente du
rante la seconda guerra mondiale sono andati distrutti i registri che
avrebbero consentito di chiarire tempi e procedure d ’acquisizione di
questa riproduzione litografica da parte della BSB. Tuttavia, la presenza
del timbro19 descritto sopra consente di circoscrivere la data d ’acquisi
zione dell’autografo al periodo tra il 1858 e il 1918.
19
Cfr.
Bibliotheksstempel. Besistzvermerke von Bibliotheken in der BundesrepublikDeut-
scbland
, Staatsbibliothek zu Berlin - Preufiischer Kulturbesitz, hrsg. v. A. Jammers, Wiesba-
den, 1998, p. 156, dove si trovano riportati in ordine cronologico i timbri utilizzati nella BSB.
Si ringrazia la dott.ssa Brigitte Gullath per quest’indicazione e per il contributo prezioso che
ha fornito a questa ricerca.