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MANUELA SANNA
L’analisi vichiana dei passi falsi compiuti dai sistemi metafisici del suo
tempo richiede per Vico una soluzione efficace, rappresentata dall’im­
mediata riproposizione del platonismo abbandonato da Cartesio, che co­
mincia «da una
idea semplicissima
, che non ha mescolata
niuna compo­
sizione,
qual è quella del
YEnte;
onde
Platone
con peso di parole chiamò
la Metafisica Qvxo^oyla, ‘Scienza dell’ente’»27, così come nel 1725 ave­
va specificato che l’idea astratta che serve all’uomo a indicare la divinità
viene formulata con la voce
t ó
ò v
,
ovvero il tardo latino ‘ens’28.
Un percorso, quello che passa da una posizione, già molto avanzata
rispetto alla sua contemporaneità, di segnalazione di un tentativo di fog­
giare un
'ars inveniendi
con strumenti tipici del pensiero razionalista a
una posizione, come quella della
Scienza nuova
, che presenta un trava­
glio lungo e articolato, pieno di ripensamenti e di battute d ’arresto, con
molti recuperi da riflessioni precedenti, e che arriva a una nuova for­
mulazione. Una formulazione che teorizza come metafisica e critica me­
tafisica richiedano l’applicazione non solo della semplice astrazione, ma
di tutte le componenti fantastiche che generano metafore, tropi, e so­
prattutto della metodologia ingegnosa. La definizione vichiana di Taci­
to come di un uomo dotato di una «mente metafisica incomparabile»
rappresenta la scelta di investire su una diversa utilizzazione del metodo
metafisico, applicabile al campo della storia delle civiltà29. E Vico ci ar­
riva anche attraverso un’indagine sul pensiero metafisico della sua epo­
ca, sulle ricostruzioni filosofiche, sui diversi atteggiamenti riservati al ca­
so e alla necessità, e sulla domanda intorno alla collocazione della storia.
M
a n u e l a
S
a n n a
METAPHYSICS AS A PROBLEM OFMETHOD. Is thè Metaphysics a metho-
dological suggestion in thè Vico’s Thought? The Issue puts this question and di-
scusses itfron thè
De antiquissimas
lecture to thè
Scienza nuova’s
formulation.
27
Riprensione delle Metafisiche di Renato delle Carte, di Benedetto Spinosa
,
e di Giovan­
ni Locke,
in
Sn30,
p. 437.
28 Nicolini chiosa nel suo
Commento storico alla seconda scienza nuova
(Roma, 1978) al
capov. 1213, che non esiste la parola ‘ontologia’in nessuno scritto platonico, ma «forse il Vi­
co voleva porre soltanto in rilievo che, per Platone, la filosofia è scienza dell’ente, quale essa
è effettivamente definita nel
Fedro».
29 Cfr. P. C
ristofolini
,
La metafora delfiume e la metafisica,
cit.
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