PRESUNTI AUTOGRAFI VICHIANI PRESSO LA BAYERISCHE STAATSBIBLIOTHEK
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Alcune considerazioni si presentano a sostegno dell’ipotesi che il fo
glio vichiano sia giunto alla BSB per volontà di Halm. Innanzitutto l ’an
notazione del nome di Vico nella forma abbreviata «Giov. Batt. da Vi
co», apposta a matita sul presunto autografo dal bibliotecario, presenta
tratti comuni con la grafia di Halm23. Si comprende tuttavia come l ’esi
guità della nota consenta un’attribuzione solo in via ipotetica, e altret
tanto congetturale resta la limitazione della data d ’ingresso, tra il 1858 e
il 1882, che ne conseguirebbe.
In secondo luogo l’attenzione di Halm per l’ambiente napoletano set
tecentesco è testimoniata dalla presenza di un autografo di Gaetano Filan
gieri nella sua collezione privata. Accanto alla collezione d ’autografi della
BSB infatti, Halm aveva coltivato una propria collezione privata di dimen
sioni consistenti che, alla sua morte, non fu lasciata in eredità alla BSB, ben
sì venne messa all’asta. Ce ne rimane un catalogo, stilato in occasione del
l’asta24, che comprende, nella sezione riservata agli italiani e limitatamente
al periodo settecentesco autografi di collezionisti d’arte (Card. Alessandro
Albani), di commediografi (Carlo e Gaspare Gozzi, Carlo Goldoni), di ti
pografi (G. B. Bodoni), di storici (Card. Stefano Borgia, Carlo Denina), di
storici della letteratura (Gian Maria Mazzuchelli, Girolamo Tiraboschi), di
poeti (Pietro Metastasio, Vittorio Alfieri, Vincenzo Monti, Carlo Frugoni,
Giovanni Rosini), di archeologi e antiquari (Paolo Paciaudi, Vincenzo Bel
lini), di letterati (Melchiorre Cesarotti, Gastone de Rezzonico), di filologi
(Jacopo Facciolati, Bernardo de Rossi), di bibliotecari veneziani (Giacomo
Morelli, A. M. Zanetti), di ‘filosofi del diritto’ (Cesare Beccaria, Gaetano
Filangieri). Si comprende facilmente che la vita culturale italiana nel corso
della seconda metà del Settecento è ben rappresentata nella collezione hal-
miana, con una predilezione evidente per l’ambiente veneziano. In nume
ro decisamente minore si presentano i pezzi risalenti alla prima metà del se
colo, che includono lettere autografe di Anton Francesco Gori e di Gio
vanni Lami inviate da Firenze, di Ludovico Antonio Muratori da Modena,
di Apostolo Zeno da Vienna e di Scipione Maffei da Reggio Emilia.
23 Tra questi tratti vi sono la grafia della lettera G, spostata verso l’alto rispetto alla linea
di scrittura, e la B, la cui asta si presenta divaricata. Si ringrazia la dott.ssa Gullath per aver
consentito la consultazione dei registri contenenti reperti della grafia dei bibliotecari, secon
do l’ordine con cui questi si sono succeduti presso la BSB.
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Catalogne de Lettres Autographes et de Portraits composant la collectionprécieuse defeu
Mr. Charles de Halm à Munic, Professeur de l’Université et Directeur de la Bibliothéque Roya-
le, dont la vente puhlique aura lieu le 12 Mars 1883 à Leipzig, Maison List & Francke,
Miin-
chen, C. Wolf, 1883. La sezione degli autografi italiani copre le pp. 97-101. L’esemplare con
sultato presso la sezione manoscritti della BSB, segnato Hbh /Y1 560-1.2, presenta le anno
tazioni mss. dei prezzi a fianco di ciascuno dei pezzi catalogati.