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ROMANA BASSI
lano, lo era in Venezia coi fratelli Concina, col Conti, e col Porcia, e quindi
si raccoglierebbe altro dato potendo conoscere la fonte donde tu ritraesti i
tuoi scritti. La stessa insignificanza della lettera parla per la sua autenticità
non potendosi di leggiere sospettare la frode, che cerca ornarsi di arte mag­
giore. Premesse queste generiche caratteristiche che tutte suffragano i tuoi
scritti, e passando al raffronto del carattere avvi certamente a prima giunta
della diversità, ma dietro ultimo esame devesi però ravvisare eziandio non
poca analogia di rassomiglianze. Conchiuse il Colonnetti ritenendo che for­
tissime presunzioni si offrano per la genuinità dei tuoi scritti, e che egli an­
zi per sua parte la credeva assolutamente. Limitando dal mio canto il mio
giudizio qualsiasi alla sola rassomiglianza di carattere, io concorro nella opi­
nione del Colonnetti, osservando che la lettera i era scritta sempre staccata,
e che le lettere e, a, u, m, n si rassomigliano moltissimo, ed avrei pure un da­
to estrinsico sul molto pregio che vedevo attaccarvi da Colonnetti, uomo in­
telligente, ai tuoi scritti.
Io
te li rimando onde tu sappia custodirli e onde rinfrancarti nella opi­
nione della loro sincerità, opinione che non si potrebbe distruggere se non
a Napoli ove esistono i manoscritti del Vico, ed ove facendo un paragone
con caratteri da lui scritti in vari tempi, e in varie occasioni, potrebbesi solo
ottenere un sicuro risultamento.
Ti spedisco un lettera di Augusto, interessando la tua indulgenza per lui
se non è riuscita meglio e più bene scritta, essendo tutta sua emanazione.
Vidi qui un Manuel de l’amateur d’autographes par Fontaine Paris
183641, e un Catalogo di autografi che Gràffer vende li 2 aprile 1838 a Vien­
na all’incanto.
Vidi di volo Karis che verrà domani da me avendomi varie cose da co­
municare. Egli è appena arrivato, e mi disse di averti veduto a Venezia. Mi
portò una lettera delli Spaun che stanno bene, e che ti mando.
Addio
tuo Luigi
9.
In conclusione si dovrà riconoscere che, per quanto questa lettera
presenti elementi di sicuro interesse, non
è
un problema di facile solu­
zione individuare chi ne possa essere stato l’estensore. Citando i fratelli
Concina, Conti e Porcia come interlocutori di Vico, egli dimostra di co­
noscere tanto la
Vita
quanto l’epistolario vichiano. La congettura che
questo Luigi da Milano potesse identificarsi in Luigi Longoni, vicebi­
bliotecario presso la Biblioteca Braidense nel corso dell’Ottocento,
è
sta­
ta messa alla prova attraverso la collazione dell’autografo conservato al­
la BSB con le lettere autografe di Luigi Longoni conservate alla Biblio-
41 P.-J.
FONTAINE,
Manuel de r amateur d’autographes, Paris, P. Morta, 1836.
1...,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347 349,350,351,352,353,354,355,356,357,358,...402