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AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
smo» del genio precursore di un secolo (p.
144).
[F. L.]
9.
BOULTING
Noel-E., The Mythico-Poe-
tic andRecollective Fantasias as Routes to an
IdealEternaiHistory GroundingaNewScien­
ce: Giambattista Vico’s (1668-1744) Concep-
tion ofUltimateReality andMeaning, in «Ul-
timate-Reality-and-Meaning» XXV (2002)
2, pp. 93-126.
Il saggio muove dagli elemend ‘eclettici’
del primo Vico, talora contigui con il carte-
sianesimo e pervasi da influenze neoplatoni­
che, per concentrarsi poi sulla concezione
della realtà di Dio sviluppata nell’edizione
del ’25. Di qui l’A. argomenta una corri­
spondenza, all’interno della «decostruzione»
vichiana della storia, tra la «politicizzazione
della teologia», che riflette su atti che tra­
scendono le intenzioni umane ma che sono
costitutivi della storia, e la «teologizzazione
della politica», che mostra la sostanziale in­
genuità delle azioni umane che si pretendo­
no guidate dal mero egoismo.
10.
B
raz
T
eixeira
Antonio, Presenzia y
ausencia de Vico en la Filosofia Luso-Brasi-
lena, in «Cuadernos sobre Vico» XV-XVI
(2003), pp. 209-223.
L’A. si sofferma sulla recezione di Vico
nella cultura portoghese, più che in quella
brasiliana. Come in molti paesi europei, an­
che per il Portogallo è il secolo XIX che ri­
vela un interesse significativo verso il filosofo
napoletano. Nel suo excursus, Brax Teixeira
sottolinea come i quaranta anni che separa­
no la produzione dell’ultratradizionalistaJo­
sé Gama e Castro (1795-1873) e quella di
Antonio da Silva Cordeiro (1860-1915) sono
i più significativi per i contributi degli stu­
diosi portoghesi (sono citati Pedro Amorim
Viana, Teófilo Braga, Antero Quental, Oli­
veira Martins, Cunha Seixas). Per quanto ri­
guarda la presenza di Vico in Brasile, l’A. ri­
corda come solo un secolo dopo il saggio su
Vico di Gama e Castro - dunque in pieno
’900 -, possiamo trovare, nell’opera di Mi­
guel Reale, un contributo di rilievo sul pen­
siero di Vico, in particolare sulla sua conce­
zione filosofico-giuridica e sulla creatività
tutta umana del mondo della cultura.
[A. S.]
11. CALVO VÉLEZ David,
Hombre y pro­
videnda en Giambattista Vico,
in «C uader­
nos sobre Vico» X III-X IV
(2001-2002), pp.
341-349.
L’A. interpreta il ruolo della Provvidenza
in Vico attraverso le tre fasi dell’umanità e a
partire dalla critica vichiana alla «boria dei
dotti e delle nazioni» in virtù di una origine
degli uomini non equiparabile a quella delle
menti razionali. La scoperta della religione va
di pari passo a quella del diritto e delle confi­
gurazioni sociali: «Vico liga el ideal religioso
de las primeras comunidades con la realidad
que manifestan tales creencias» (p. 343), ac­
compagnando il passaggio alla razionalità at­
traverso le fasi intermedie. In questo senso, il
ruolo della Provvidenza «consiste en que ten-
gan lugar estyos periodos; de otro modo no
podrfa functionar la sociedad, pues existiria
un abisso entre el ideal (que quedaria rapre-
sentado por el gobierno) y la realidad (los go-
bernados, que no pueden actuar de forma di­
stinta a lo que es, de hecho, su naturaleza)»
(p. 344). Nel suo complesso, la lettura di Cal­
vo Vélez sottolinea una radicale immanenza
del concetto di provvidenza: «Vico seria hoy
en dia un ateo por principio, en cuanto que
no cree que nadie ni nada trascenda a este
mundo: los hombres van creando su destino
porque estàn capacitados para elio. La provi­
denda surge porque, segùn Vico, no tienen
otra maniera de realizarse mas alla de la que
està escrita en su mentalidad» (ivi).
[A. S.]
12.
C
asciani
Santa, [Re]creating Italian
American Historiography: Astoria and thè
Truth of Narrative, in «Rethinking History»
IV (2000) 1, pp. 7-19.
1...,346,347,348,349,350,351,352,353,354,355 357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,...402