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AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
L’A. sottolinea come negli anni Trenta, per
Horckheimer, Vico rappresenti un momen
to della filosofia moderna «que puede utili-
zarse para pensar el presente» (p. 74) recu
perando, all’interno della riflessione critica
messa in moto dal cosiddetto «marxismo oc
cidentale», aspetti significativi del pensiero
vichiano, come la critica alla ragione carte
siana, il principio del verum-factum, l’ap
proccio storico politico alla mitologia classi
ca. L’analisi del contesto teorico entro cui si
colloca l’unico passo di Vico presente nel
saggio del ’47 mette invece in luce, secondo
l’A., uno slittamento ermeneutico di
Horkheimer nell’analisi del rapporto tra
pensiero mitico e quello razionale che in nes
sun conto sembra tenere l’invito di Vico a
non cedere alla «boria de’dotti» di ricondur
re il pensiero primitivo nell’alveo di una asto
rica razionalità. Secondo l’A., di là del pro
blema di una possibile influenza di Vico su
gli scritti di Horckheimer successivi agli an
ni Trenta, resta l’aporia tra la filosofia vi
chiana e la tesi centrale della Dialettica del
l’illuminismo, secondo cui il pensiero mitico
aiuta a superare la paura della natura attra
verso la sua razionalizzazione ed è perciò es
so stesso teoria razionale che prepara le es
senze separate, gli universali, il logos. Prima
affermazione del linguaggio della ratio della
separazione fra soggetto e oggetto, il pensie
ro mitico non possiede una propria autono
mia categoriale, rappresentando il prodotto
di una prima determinazione storica della
norma razionale «illuministica» originaria
della civiltà occidentale.
[R. M.]
24.
DAMIANI
Alberto M., Die Widerle-
gung des metaphysischen und politischen
Skeptizismus: Vico gegenuber Descartes und
Grotius, in «Archiv fùr Rechts-und So-
zialphilosophie» LXXXVIII (2002), pp.
207-215.
L’A. affronta il tema dell anti-razionali-
smo vichiano, ricostruendo gli argomenti
portanti della critica vichiana a Cartesio, nel
Liber metaphysicus, e a Grozio, nella Scienza
nuova, sottolineando tuttavia il comune
obiettivo della confutazione dello scettici
smo. La critica vichiana del razionalismo me
tafisico di Descartes, centrata su quel crite
rio di verità che avrebbe dovuto confutare lo
scetticismo, e quella del giusnaturalismo di
Grozio, che si rivolgeva in modo altrettanto
insoddisfacente contro lo scetticismo giuri
dico, va intesa, secondoDamiani, come il pri
mo passo verso un’argomentazione anti-scet-
tica più probante. Vico, infatti, mette in di
scussione l’argomentazione razionalistica
per poi realizzare il comune obiettivo nella
maniera ritenuta autenticamente efficace. Il
razionalismo da Vico non viene allora consi
derato un nemico, ma un alleato i cui errori
vanno corretti.
[S. W.]
25.
D
anesi
Marcel, Acertijos matemàti-
cos e imaginación: una visión viquiana de la
enigmatologia, in «Cuadernos sobre Vico»
XV-XVI (2003), pp. 49-64.
L’A. cerca di dimostrare l’importanza
dell’utilizzo di una concezione vichiana del
l’immaginazione nell’enigmatologia, ossia lo
studio filosofico dell’invenzione, praticata
sin da tempi remoti, di puzzles, rompicapi,
labirinti e giochi logici di varia natura. Gli
«enigmi», in questa vasta accezione, e nel
l’articolata carrellata storica che l’A. ne pro
pone (in vista di una più ampia descrizione
tipologica avenire), non possono essere con
siderati come meri intrattenimenti. Sono in
fatti espressioni della patte «ludica» dell’im
maginazione, dotati di una struttura che l’A.
definisce «poetica», da una parte in virtù del
loro originario nesso con le tradizioni mito
logiche, dall’altra in quanto per la loro riso
luzione è insufficiente un ragionamento li
neare, mentre è necessario di contro imma
ginare e creare «scenari» inediti rispetto alle
premesse. L’immaginazione in senso vichia
no soltanto consente infatti, secondo FA., di
indagare il nesso costitutivo tra conoscenza e
rappresentazione.
[S. C.]