AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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so comune teso alla ricerca della verosimi
glianza nella «vita pratica, morale e civile»,
induce anche alla consapevolezza che la «na
tura umana» non possa essere trattata su
bordinandola alla sola legge naturale, come i
fenomeni fisici, poiché l’uomo, dotato di li
bero arbitrio, agisce secondo le «contingen
ze della vita, le circostanze e i costumi» (p.
45). Sicché ne consegue che, per essere com
preso, il mondo umano richiede un approc
cio plurifattoriale, esige cioè il connubio fra
vero e certo, fra ratio e auctoritas (dei sensi e
delle testimonianze altrui), in quanto «la ra
gione ci porge l’eterna verità», ovvero «ciò
che non muta nel tempo», ma «vi sono tante
cose [...] che non sussistono sempre e ovun
que, e che non constano a tutti» (pp. 58-59).
[R. D.]
42.
L
eoni
Sylviane, Les mots sous les
mots: L’ingegno chez Vico, in Création etMé-
moire dans la culture italienne (XVe-XVIIIe
siècles), Textes réunis et présentés par S. Leo
ni et A. Perifano, Presses Universitaires
franc-comtoises, Annales littéraires de l’Uni-
versité de Franche-Comté, 2001, pp. 149-
170.
Lo studio di Sylviane Leoni, docente
presso l’Université de Franche-Comté, si pro
pone di individuare ad un tempo le fonti sto
riche e teoriche del concetto d’ingegno nel
pensiero vichiano. Tale prospettiva è natural
mente da collegare agli studi già dedicati da
tempo a questo argomento, in particolare
quelli di L. Pareyson, E. Grassi e più recen
temente quelli di M. Sanna o di S. Gensini.
Nella scia di queste linee di ricerche, l’A.
offre una visione complessiva e complessa
dell’ingegno vichiano. Questa complessità
non va giudicata in modo negativo, in quan
to sarebbe impossibile dare una definizione
precisa del concetto d’ingegno, ma in modo
positivo, come espressione della ricchezza al
tempo stesso storica e concettuale di questa
nozione. La ricerca di Leoni consente in par
ticolare di mettere in rilievo le diverse fonti
storiche che partecipano all’elaborazione del
concetto vichiano d’ingegno, prendendo le
mosse dalla tradizione aristotelica, fino ad
Antonio Persio, Pietro Sforza Pallavicino,
Matteo Pellegrini, Emanuele Tesauro, Ludo
vico Antonio Muratori. Rivestono particola
re importanza per l’A. le fonti straniere di
questo concetto, specialmente quelle dell’U-
manesimo medico spagnolo (Vives, Huarte)
e più in generale del pensiero barocco (Leo
ni insiste con ragione a titolo esemplificativo
sull’importanza déì’Agudeza y arte de inge
nio di Graciàn). Fonti queste che consento
no a Leoni di sottolineare l’estensione pro
blematica dell’ingegno vichiano, facendo ri
ferimento ai concetti di natura, di Ars com
binatoria, d’infanzia, di retorica, di topica.
Allo scopo di individuare l’originalità del
l’ingegno vichiano, l’A. dimostra per esem
pio che se possiamo, da una parte, vedere nel
pensiero di Graciàn una delle fonti principa
li di Vico, conviene, dall’altra, distinguere en
trambe le concezioni, nella misura in cui, per
Graciàn, l’ingegno è quello barocco di una
«élite de l’esprit», mentre per Vico corri
sponde ad un’età determinata del corso del
l’umanità, quella collettiva dei «fanciulli del
genere umano». Anche se risulta difficile
riassumere un saggio che moltiplica le pro
spettive facendo riferimento all’insieme del
corpus vichiano, giova notare che lo scopo di
Leoni è innanzi tutto quello di mostrare che
l’originalità di Vico appare nella sua capacità
di sintetizzare parecchie tradizioni del con
cetto d’ingegno ed a integrarle in una sua
concezione, del tutto nuova, in grado di of
frire, secondo l’espressione dell’A., una
«nuova architettura della conoscenza».
[P. G.]
43.
L
imone
Giovanni, La cittadinanza e
le formazioni minori in Giambattista Vico.
Per una lettura dell’interpretazione di Gen
naro Franciosi, Vatolla, Palazzo Vargas Edi
zioni, 2002, pp. 36.
Il testo riproduce la presentazione della
conferenza di Gennaro Franciosi tenuta nel
castello De Vargas di Vatolla (1998) nell’am
bito del Seminario estivo della Scuola filoso
fica di Vatolla. Il testo di Franciosi, pubbli-