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ENRICO NUZZO
Anche e soprattutto in tale ultima direzione il pensatore napoletano
tende allora ad abbandonare le vesti del ‘filosofo della storia’, per assu
mere quelle, si può dire, del ‘filosofo sulla storia’, il quale cioè lavora a
decifrare le complessità della storia piuttosto che a cercarne un ‘ordine
oggettivo’ e un ‘senso ultimo’.
Ma ciò significa forse che Vico in sostanza non sia stato (o sia stato
magari assai poco) anche, e direi prima, un filosofo della storia, un teo
rico di una radice ‘naturale’, ‘pre-storica’, dello sviluppo umano? O non
significa, piuttosto, che Vico, ancora una volta in fedeltà alla ‘logica del
la contrazione’ che tanto governa il suo pensiero, assunse un’antica tra
dizione ‘naturalistica’, un antico schema ‘finalistico’ dello sviluppo, per
poi ridimensionarlo e trasformarlo radicalmente (ma non senza residue
tracce, ombre, si è detto) una volta ospitato e plasmato dalla sua mira
bile forza trasformativa?
E
nr ico
N
uzzo
THE NATURALISTA IMAGINARY. CRITERIA AND FIGURES OF VICO’S
SCIENCEOFHISTORY. This essayconnects Vico’snecessity toattain to thèfoun-
dation of a rigorous knowledge of thè historical occurrence, with thè presence in
bis thought and language ofmoduls referable to thè ‘naturalistic imaginary’.