VICO IN ALCUNI MOMENTI
DELLA TRADIZIONE RISORGIMENTALE ITALIANA
1. Oggetto di questo contributo non è tracciare una mappa della for­
tuna del pensiero di Vico nell’ambito della filosofia italiana risorgimen­
tale, un dato già posto al centro di numerosi lavori, quanto piuttosto ten­
tare di cogliere il senso assunto dal richiamo a Vico, in particolare in un
periodo in cui il ricorso al filosofo della
Scienza nuova
si avvia a diven­
tare una sorta di imprescindibile
topos
della cultura italiana, a cui fare ri­
ferimento soprattutto negli studi sul mondo storico. Quello che qui pre­
sento, vale a dire una ricognizione sul significato della filosofia della sto­
ria vichiana nei tre principali esponenti della cultura democratica risor­
gimentale, Giuseppe Ferrari, Carlo Cattaneo e Carlo Pisacane, costitui­
sce un momento di una ricerca più organica volta a ricostruire la storia
della fortuna di Vico nella filosofia italiana otto-novecentesca, all’inter­
no della quale gli autori qui proposti hanno esercitato, seppure in modo
diverso, un ruolo rilevante offrendo un’autonoma proposta interpreta­
tiva del pensiero vichiano.
Innanzitutto, va ricordato il fatto che i tre studiosi richiamati sono tra
loro strettamente collegati per motivi assai vari: agiscono secondo un’i­
spirazione storica e politica - pur tenendo conto delle importanti diffe­
renziazioni e delle diverse scelte operate - per molti aspetti affine; sono
tra loro in rapporti di conoscenza; operano (compreso, almeno per un
periodo, il napoletano Pisacane) nello stesso ambiente culturale, quello
milanese, nel quale è forte la presenza di molti aspetti della filosofia fran­
cese e dove, grazie soprattutto all’azione degli esuli della rivoluzione na­
poletana del 1799, la riflessione vichiana si è diffusa; infine fanno riferi­
mento ad una comune tradizione culturale che, trovando uno dei suoi
centri di gravità nello sperimentalismo e nel lockismo, soppianta le di­
scussioni riguardanti in particolare la metafisica cartesiana. E oramai un
dato di fatto acquisito nella nostra storiografia filosofica l’osservazione
che gli inizi del XIX secolo in Italia segnano una vera e propria opera­
zione di ‘restauro’ del vichismo, realizzata ponendosi alla ricerca di una
scienza razionale dei principi, di una indagine in grado di stabilire e ac­
certare filologicamente i fatti storici, individuando una dimensione civi-
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