VICO IN ALCUNI MOMENTI DELLA TRADIZIONE RISORGIMENTALE ITALIANA
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gio da un’ideologia dell’individuo ad una ideologia della società, lungo
un percorso che trova nella psicologia delle menti associate il termine in
termedio e che dunque collega le tre fasi della vita dell’uomo, l’istinti
vità, la sensazione e l’intellettività ai vari livelli in cui vive nel mondo.
Non è possibile addentrarsi nell’analisi cattaneana delle facoltà co
noscitive umane, le quali costituiscono un momento della psicologia del
le menti associate che prelude alla trattazione dell’ideologia, della storia
delle idee (dove è la logica a studiare le connessione che sussistono tra
le idee), intesa come una filosofia civile posta tra razionalismo e empiri
smo. Cattaneo, infatti, privilegia quell’ideologia sperimentale che si oc
cupa innanzitutto dei fatti che riguardano l ’uomo e la società, indican
do in Bacone, Locke e Vico gli esponenti più significativi della filosofia
moderna che guarda l ’ideologia. In particolare, il filosofo napoletano ha
considerato che «tutte le istituzioni, le leggi, i riti, le lingue, le poesie pro
vengono dalla
natura commune delle nazioni
; e sono manifestazioni d’u-
na medesima intelligenza stimolata da simili circostanze; e
non sono imi
tazioni
che un popolo faccia d ’un altro»26. Un posto privilegiato spetta
soprattutto all’analisi che Vico fa del linguaggio come momento della co
mune natura dei popoli, che Cattaneo riprende, per esempio, nel 1842
quando, nel saggio
Sul principio istorico delle lingue europee,
rivolge la
sua attenzione alle affinità linguistiche, ai tratti comuni tra i popoli eu
ropei, per sostenere che « l’identità o la similitudine delle lingue prova
bensì la correlazione di qualche gran vicenda fra due popoli, ma non mai
l’identità della stirpe», mentre le differenze tra le lingue vanno spiegate
come provocate dall’«innesto d ’una lingua commune sopra i selvatici ar
busti delle lingue aborigene»27. Si fa così evidente l’intento di riflettere
intorno ai caratteri comuni, alla regolarità del corso storico, ai risultati
che derivano dall’incontro tra civiltà diverse, alla funzione delle religio
ni e delle scienze, motivi intrisi di componenti vichiane che Cattaneo as
similava e discuteva in stretto contatto con l’ambiente lombardo della
sua epoca con un atteggiamento « ‘naturalmente’ vichiano», seguendo
un’espressione di Ferruccio Focher28. Tali aspetti vichiani diventano poi
espliciti quando, individuando nella società due principi opposti - da
una parte il moto, il progresso, la libertà, dall’altra la stasi, il regresso, l ’i
gnoranza - Cattaneo spiega come il secondo momento si generi dal pri-
26 C. CATTANEO,
Ideologia,
in Id.,
Scrittifilosofici,
cit., voi. II, p. 307.
27 Id.,
Sulprincipio istorico delle lingue europee,
in Id.,
Scritti letterari, artistici, linguistici
e vari,
a cura di A. Bertani, Firenze, 1948, voi. I, pp. 190,209.
28 F. FOCHER,
Introduzione
a
C. CATTANEO,
L’uomo e la storia, storiografia, filosofia della
storia, antropologia,
a cura di
F.
Focher, Milano, 1973, p. 14.