RELIGIONE E DIRITTO NEL
DE UNO
1.
Il
Diritto universale
1ha un’identità non ripetuta, una specificità che
si evince dall’indagine di nuclei tematici che lasciano emergere un’arti­
colazione ‘propria’ di filosofia e storia, di politica e diritto, quale non si
ritroverà nella
Scienza nuova.
Nascita e fondamento del diritto, dinami­
ca delle forme di governo, funzione politico-giuridica di Roma (la storia
di Roma nel pensiero di Vico assurge a funzione paradigmatica, tanto
che il filosofo può essere considerato il primo storico moderno della Ro­
ma antica2), approdo escatologico entro i cui confini la storia si conclu­
de (provvidenza divina che agisce con i suoi eterni disegni sugli imperi)
sono elementi fondamentali di indagine per offrire interpretazioni auto­
nome del
Diritto universale.
E pertanto necessario superare quelle letture che intendono la
Scienza
nuova
quale principale e più accreditata fonte vichiana per una storia del
diritto universale. La visione ‘etica’ della
Scienza nuova
si distingue netta­
mente dalla costruzione ‘teoretica’ del
Diritto universale,
non solo per il me­
todo sostanziale e per l’unità inscindibile della visione filosofica che pro­
pone, ma anche - e soprattutto - per gli intenti dell’opera, che si profila e
si lascia riassumere in una serie ben ordinata di propri problemi distinti da
quelli già trattati nel
Diritto universale
, e in modo particolare nel
De uno.
Nel
Diritto universale
il ‘sistema del diritto’, pur vivendo una propria
dimensione autonoma, diviene un momento del ‘sistema delle leggi’. A
tali due sistemi - del diritto e delle leggi - non è dato di scindersi se non
1 Per il
Diritto universale
si utilizza l’edizione curata da P. Cristofolini (G. Vico,
Opere
giuridiche
, Firenze, 1974), che comprende la
Sinopsi del Diritto universale
(d’ora in poi
Sin.),
il
De universi iuris uno principio etfine uno
(d’ora in poi
De uno),
il
De constantia iurispru-
dentis
(d’ora in poi
De const.),
le
Notae in duos lihros
(d’ora in poi
Notae)
e le
Dissertationes.
D’ora in avanti si citerà da questa edizione abbreviando con la sigla
OG,
indicando tra pa­
rentesi quadre le opere alle quali di volta in volta si rimanda e i relativi riferimenti ai capitoli
e ai paragrafi vichiani, notando i primi con numeri romani, i secondi con numeri arabi. Per il
De uno
la traduzione dal latino di C. Sarchi (Milano, Tipografia di Pietro Agnelli, 1866) con­
dotta sull’edizione Ferrari (Milano, Società tipografica de’ classici italiani, 1852) e utilizzata
dall’edizione Cristofolini è stata modificata ove è parso necessario.
2 Fondamentale e imprescindibile, in questo senso,
è
S.
MAZZARINO,
Vico, l'annalistica e
il diritto,
Napoli, 1971.
1...,81,82,83,84,85,86,87,88,89,90 92,93,94,95,96,97,98,99,100,101,...402