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GIUSEPPE CACCIATORE
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Una edizione critica è sempre, o quasi sempre, un’impresa difficile,
frutto di un lungo e paziente lavoro preparatorio, che va dalla collazio­
ne dei codici, ovvero dalla individuazione delle fonti manoscritte o a
stampa, dall’esame delle varianti, alle possibili aggiunte e correzioni da
segnalare negli apparati, fino ai commenti storico-letterari da elaborare.
La storia travagliata e complessa della composizione della seconda ed i­
zione della
Scienza nuova
ha reso ancor più difficile e arduo questo com­
pito. Ora possiamo affermare senza dubbio alcuno - e lo hanno già ri­
conosciuto alcuni dei maggiori studiosi di Vico e in generale del pensie­
ro sei-settecentesco - che questo compito è stato efficacemente ed egre­
giamente assunto e svolto dagli artefici di questa splendida edizione del­
la
Scienza nuova
del 1730, Paolo Cristofolini e Manuela Sanna. Questo
volume è l ’VIII del progetto di edizione critica delle
Opere
di Giambat­
tista Vico (esso vede la luce dopo i volumi delle
Orazioni inaugurali
, del­
la
Coniuratio,
delle
Epistole,
dei
Varia e Scritti latini m inori
, della
Vita di
Carafa,
dei
Minora
e delle
Iscrizioni e composizioni latine
).
Tutto ciò deve indurci - sia pur restando scevri da atteggiamenti trion­
falistici e da poco simpatiche autocelebrazioni, come è costume di tutti
quelli che in un modo o nell’altro hanno respirato l’atmosfera di rigore
e riservatezza sempre manifestata dai suoi fondatori - a rendere un me­
ritato riconoscimento all’ex «Centro di Studi vichiani» (fondato oltre un
trentennio or sono da Pietro Piovani e per lunghi anni diretto da Fulvio
Tessitore e anche, per qualche tempo, dal sottoscritto sia pur in modo
più sommesso e dimesso) diventato ora sezione (coordinata da Manue­
la Sanna) dell’istituto per la storia del Pensiero filosofico e scientifico
moderno del CNR (diretto da Enrico Rambaldi). Si elevano oggi tanti
peana - forse anche meritati e fondati - a famosi istituti di ricerca napo­
letani; forse varrebbe la pena di far sapere che con finanziamenti irriso­
ri (praticamente con gli spiccioli di ciò che viene elargito ad altre istitu­
zioni) quel piccolo centro ospitato in due stanzette della Facoltà di Let­
tere della «Federico II» ha, nei suoi trenta anni e poco più di vita, pub­
blicato otto volumi dell’edizione critica - avviata nel 1982 - 33 numeri
del «Bollettino del Centro di studi vichiani», 40 volumi della collana
«Studi vichiani» e poi cataloghi, iconografie, bibliografie, edizioni ana­
statiche, edizioni in CD; ha infine organizzato numerosissimi convegni
e congressi nazionali e internazionali (oltre 15 solo nell’ultimo decennio).
Ma veniamo al libro del quale stasera siamo chiamati a parlare. Come
ben sanno gli studiosi di Vico, l ’ultima parte della
Scienza nuova
edita nel
1730 per i tipi di Felice Mosca contiene le
Correzioni, m iglioram enti e ag­
1...,150,151,152,153,154,155,156,157,158,159 161,162,163,164,165,166,167,168,169,170,...305