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RECENSIONI
M
arcel
D
anesi
,
Lingua, metafora, concetto. Vico e la linguistica cognitiva,
Modugno, Edizioni dal Sud, 2001, pp. 135.
Le ricerche degli ultimi trent’anni in diversi campi della linguistica hanno
mostrato che tanto la comunicazione verbale quanto l’espressione simbolica in
generale si fondano sulla presenza nel pensiero umano di interconnessioni me
taforiche. La metafora, a lungo ignorata dai linguisti, è oggi al centro del dibat
tito contemporaneo. Gli studi condotti a partire dagli anni ’80 hanno mostrato
che la metaforizzazione è un fenomeno dominante dal punto di vista cognitivo
e che la verbalizzazione stessa è una strategia segnica che permette di ‘organiz
zare’ le strutture associativo-metaforiche che sorreggono il pensiero, trasfor
mandole in strutture ‘esterne’ lineari tali da poter essere espresse fonicamente.
La tesi avanzata da Marcel Danesi in questo libro è che alla linguistica con
temporanea manca, tuttavia, un quadro teorico soddisfacente in grado di ‘spie
gare’ psicologicamente la presenza del pensiero associativo-metaforico nella for
mazione dei concetti che le recenti scoperte sulla metafora hanno rivelato. Un
tale quadro teorico potrebbe, secondo FA., essere fornito dal pensiero vichia
no. Nella
Scienza nuova,
infatti, attraverso la nozione di «logica poetica», viene
proposta l’idea che il pensiero umano sia altamente metaforico-fantasioso e che
il linguaggio figurato svolga un ruolo fondamentale nella genesi dei concetti
astratti. La concezione vichiana si fonda sulla comune osservazione del fatto che
gli esseri umani hanno la capacità innata di metaforizzare quando non sanno ri
ferirsi a qualcosa. Per Vico la metafora rivela un innato «stile poetico» nel for
mare i concetti. Lo «stile in prosa», il pensare ed il parlare razionali, giunge ad
un livello successivo rispetto allo stile poetico più immaginativo del linguaggio
metaforico. Danesi, sintetizzando i vari princìpi che Vico enuncia nella
Scienza
nuova,
costruisce un modello delle tre fasi filogenetiche-ontogenetiche che sot
tostanno alla creazione del pensiero logico-simbolico; egli chiama la prima fase
«poetica» (la vichiana «età degli dei»), la seconda fase «metaforica» («età degli
eroi») e la terza fase «logico-simbolica» («età degli uomini»). La prima fase ‘vi
chiana’ nella generazione del pensiero logico-simbolico è una fase iconica du
rante la quale i segni vengono formati in modo iconico-sensoriale. Secondo Vi
co questo primo simbolismo
poetico
dipende dalla presenza nella mente uma
na di un’innata
logica poetica
che ‘dà senso’ alle cose attraverso la
fantasia.
La
seconda fase consiste in una metaforizzazione dei referenti astratti; Vico sostie
ne che questo secondo tipo di simbolismo «metaforico» è reso possibile dal fat
to che alla mente umana appartiene l’«ingegno» che permette di capire «cose
insensate» associandole ai simboli poetici della prima fase. La terza fase consi
ste, infine, nella formazione e nell’utilizzo di un simbolismo astratto e raziona
le. Alla base del modello vichiano c’è, dunque, la «logica poetica», facoltà crea
tiva innata che nasce dal senso. Tuttavia l’obiettivo dello studio di Danesi, co
me egli stesso precisa nella
Premessa,
non è quello di approfondire la conoscenza
della
Scienza nuova
da un punto di vista linguistico teorico, bensì quello di of
frire un’«interpretazione vichiana» di quanto rivelato dalle ricerche linguistiche