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RECENSIONI
concetti astratti non derivano da processi intellettivi diversi da quelli impiegati
nella codificazione dei concetti concreti, ma piuttosto dal medesimo «senso del­
le cose». La concettualizzazione si fonda su associazioni metaforiche, le quali
producono astrazioni mentali. La verbalizzazione, poi, è il processo che riflette
linguisticamente le diverse modalità di pensiero che si trovano sul piano della
concettualizzazione. Dunque, il sistema grammaticale di una lingua va conside­
rato un complesso di sottoinsiemi che permettono di realizzare il sistema con­
cettuale associativo al livello della verbalizzazione. Danesi osserva che la con­
cezione che la grammatica sia un sistema che permetta di incorporare i concet­
ti direttamente anziché arbitrariamente era già presente nella
Scienza nuova-,
nel­
la descrizione che Vico propone delle diverse parti del discorso, si scorge l’idea
che esse riflettano diversi significati e che, perciò, siano emerse come «naturali
cagioni» di tali significati. La sintassi, quindi, lungi dall’essere chomskyana-
mente un sistema di relazioni universali innate, è da intendersi come un sistema
che riflette i concetti sottostanti, i quali, a loro volta, sono il prodotto di un’e­
sperienza «poetica» del mondo. Questo tipo di interconnessione si manifesta in
altre maniere e in altri domini del pensiero umano. 11«principio dell’intercon­
nessione» propone che questa si manifesti almeno in tre settori del pensiero
astrattivo: nella generazione dei modelli culturali e nella «navigazione» tra i do­
mini che costituiscono i concetti utilizzati nel discorso; nella selezione delle ca­
tegorie grammaticali e lessicali durante la verbalizzazione; nella concatenazio­
ne dei diversi sistemi rappresentativi esistenti in una cultura. La cultura è quin­
di una sorta di «ipertesto» metaforico. La metafora è una sorta di
traccia
per la
«mente interconnessa», la quale percepisce le cose, non come unità separate ma
come parti integrali di un tutto.
Le scoperte della linguistica cognitiva si trovano in pieno contrasto con il
modello chomskiano che esclude la metafora dalla sua prospettiva come feno­
meno «deviante». Secondo Danesi, la nozione vichiana di «logica poetica» si
presenta come vera e propria alternativa al modello chomskiano, in quanto pre­
suppone che il cervello umano sia predisposto ad intuire le cose sinteticamen­
te e disticamente prima di esprimerle. In questo essa è altamente compatibile
anche con alcune recenti ricerche neurofunzionali che hanno mostrato come il
cervello debba essere visto più come un sistema di componenti integrate che co­
me un’organizzazione statica di processualizzazione
input-output.
Gli studi neu­
roscientifici sulla metafora hanno stabilito che la sua origine neuronaie si trova
nell’emisfero destro del cervello, trasferendosi a quello sinistro per la sua strut­
turazione fonico-sintattica. Queste ricerche sono, ad avviso di Danesi, una con­
ferma del fatto che il senso delle cose nasce creativamente (emisfero destro) e
poi viene verbalizzato (emisfero verbale) in un modo che implica una comple­
mentarietà tra sistema concettuale e sistema grammaticale - complementarietà
che riflette psicologicamente la complementarietà emisferica del cervello uma­
no.
Il modello vichiano che Danesi propone ha, a suo avviso, concrete implica­
zioni per la linguistica odierna. Le ricerche attuali non fanno che verificare l’e­
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