266
AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
sto significa superare la separazione tra natu­
ra e mente, altrettanto la cultura può essere
intesa come autoriflessione della realtà con­
cepita come dispiegamento di un principio
creativo. Ma Vico non dimentica che la
Ur-
geschichte,
la storia originaria della cultura
umana, si basa su un labile equilibrio di vio­
lenza addomesticata. Perciò, la
Scienza nuo­
va,
quale filosofia della cultura umana, può
essere, secondo l’A., a buon diritto accostata
ad altri grandi progetti quale la filosofia del­
le forme simboliche di Cassirer e la dialettica
dell’illuminismo di Adorno e Horkheimer:
«Jede historische Semantik der Begriffswel-
ten [...] wie die Reflexion der geschichtlichen
Genese lebensweltlicher Objektivationen hat
Vico und sein Programm einer
Asthetik der
Kultur
zum Ahnherrn» (p. 356).
[Th. G.]
32.
Jo r d a n
Stefan, recensione a P.
BURKE,
Vico. Philosoph, Historiker, Denker einer
neuen Wissenschaft,
Nachdruck der Auflage
von 1987 (Berlin, Wagenbach,2001), in «H i­
storische Zeitschrift» CCLXXVI (2003), pp.
104-105.
33.
L
abriola
Giulia, recensione a: G.
VICO,
La Science Nouvelle
(a cura di A. Pons,
Paris, Fayard, 2001), in «Rivista di Studi Ita­
liani», 2002, 1, pp. 86-87.
34.
L o llin i Massimo,
Filosofia ed eroi­
smo tra Socrate e Vico,
in
Eroi ed età eroiche
attorno a Vico. Atti del Convegno internazio­
nale di Studi (Fisciano-Vatolla-Raito, 24-27
maggio 1999),
a cura di E. Nuzzo, Roma, Edi­
zioni di Storia e Letteratura, 2004, pp. 3-18.
Il saggio segue le trasformazioni della fi­
gura dell’eroe registrabili dal pensiero socra­
tico in poi, e fondamentalmente definibili at­
traverso uno spostamento progressivo dal­
l’ambito guerriero a quello intellettuale. In
tale mutamento il punto cruciale di contatto
e di trasfusione è certamente costituito dal­
l’atteggiamento di fronte alla morte.
Un passo importante verso l’intellettualiz­
zazione della virtù guerriera viene compiuto
aU’interno dell’umanesimo italiano, che porge
a Vico molti elementi della sua caratterizza­
zione dell’eroe, nel
De mente heroica
per cer­
ti aspetti, nel
Carafa
per altri. È invece ancora
sempre a Socrate che rimanda, esplicitamen­
te e non, l’eroismo sapienziale e filosofico del
De ratione,
della
Vita,
dello stesso
De mente
heroica,
dell Orazione funebre
In morte di
Donn Angela Cimmino
; e infine nella
Scienza
nuova,
laddove si giunge all’età degli uomini,
età della ragione tutta spiegata, età in cui l’e­
roe non può che essere, ed è finalmente, eroe
filosofico, e filosofo politico, al quale rimane
dell’antico eroismo guerriero l’orientamento
deciso verso la prassi, e che porta invece il ca­
rattere del tutto nuovo della pietà cristiana.
[M .R ]
35.
LOMBARDI
Carmela,
Storia della cul­
tura e teoria della letteratura: dalle lezionidel-
I'Accademia di Medinaceli alla ‘Scienza nuo­
va di Vico,
in
Eroi ed età eroiche attorno a Vi­
co. Atti del Convegno internazionale di Studi
(Fisciano-Vatolla-Raito, 24-27 maggio 1999),
a cura di E. Nuzzo, Roma, Edizioni di Storia
e Letteratura, 2004, pp. 155-163.
L’A. propone alcune interessanti ipotesi
in margine al lavoro, di interesse rilevante,
compiuto da un gruppo di ricercatori del-
l’Università di Siena diretto da Michele Rak
che ha curato l’edizione delle lezioni del-
l’Accademia di Palazzo del duca di Medina­
celi. La considerazione preliminare è che «al­
la luce di quest’edizione e degli studi degli ul­
timi anni il corpus delle lezioni dell’Accade-
mia è da considerarsi tra le fonti dell’impian­
to teorico della
Scienza nuova»
(p. 156). In ef­
fetti, già soltanto nell’esaminare il tema degli
Eroi nella
Scienza nuova,
connesso alla fon­
dazione delle società e delle loro tradizioni
letterarie, «si possono osservare le relazioni
del progetto delle lezioni dell’Accademia con
il piano di lettura storico-antropologico
adottato nella
Scienza nuova
» (p. 157). Lom­
bardi ci presenta alcuni esempi tratti dalle le­
zioni di Gregorio Caloprese e di Niccolò Ca­
1...,256,257,258,259,260,261,262,263,264,265 267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,...305