AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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no in cui la rivista cessò le pubblicazioni, l’A.,
senza risalire ai rispettivi autori, desume
complessivamente un giudizio fortemente
positivo nei confronti dell’opera di Vico, cui
viene riconosciuto il merito di aver tentato
per primo, più sistematicamente di quanto
non avessero fatto Bossuet e Montesquieu, di
individuare in maniera rigorosa le leggi del­
lo sviluppo dell’umanità al di là della varietà
apparentemente casuale dei fatti storici.
Anche l’opera di sintesi e adattamento
compiuta da Michelet, che pure suscitò for­
ti critiche già nei contemporanei, ricevette
l’approvazione dei redattori del «Globe»,
che dovettero condividerne in particolare,
conclude l’A., l’attenuazione del tema dei ‘ri­
corsi’, in sintonia con la fiducia nel progres­
so che costituiva uno dei tratti caratteristici
della linea ideologica del giornale.
[D. Al.
45.
NAGY Jòzsef,
Vico - eszmetòrténet
mint korlàtlan szemiózis
[
Vico
-
storia delle
ideecomesemiosiillimitata],
Budapest, Aron,
2003, pp. 262.
Scopo del lavoro è un’indagine sulle pro­
spettive interpretative dell’opera di Vico nel­
l’ambito di un’analisi più ampia - su base fi­
losofica e semiotica - del problema dell’in­
terpretazione. Partendo da Vico, l’A. affron­
ta alcuni momenti paradigmatici del pensie­
ro ermeneutico tardo-moderno e postmo­
derno (Gadamer, Derrida, Ricoeur), per sof­
fermarsi sui tentativi di risoluzione della scis­
sione tra la filosofia analitica e quella erme­
neutico- fenomenologica considerati alla ba­
se del pensiero filosofico occidentale (Skin-
ner, Eco, Kelemen).
46.
N
ave
Alberto,
Teoresiecrisidellamo­
dernità,
Lecce, Milella, 2004.
Si segnala il volume per la presenza nel­
la seconda parte («Dal ‘verum-factum’ vi­
chiano alla storia come storia ‘contempora­
nea’») di due capitoli, il VII e l’VIII, rispet­
tivamente dedicati a «Lo sfondo scotistico
del ‘verum-factum’ vichiano» e a «Il ‘verum-
factum’ vichiano tra filosofia scotistica e filo­
sofìa crociana». Entrambi i capitoli sono sta­
ti presentati e pubblicati in occasione di con­
vegni: il primo negli
Atti del Convegno na­
zionale su G. B. Vico
(Napoli, Loffredo,
1989), il secondo in quello su
Vico e il pen­
siero contemporaneo,
a cura di A. Verri (Lec­
ce, Milella, 1991), e poi ripresi nel volume
Ol­
tre la diversità. Saggi di filosofia trasversale
(Bari, Levante, 1999), che presenta anche
una deviazione sulla filosofìa della prassi
marx-engelsiana letta alla luce dell’assioma
vichiano. In questo «Bollettino» XI (1991),
p. 223, è già stato segnalato il capitolo sul­
l’influenza della filosofia di Scoto, mentre,
per ciò che concerne le implicazioni del
ve­
rum-factum
vichiano oltre il filosofo scolasti­
co, occorre qui mettere in luce almeno la re­
lazione con Croce, dove si afferma che se «il
presupposto filosofico di fondo a cui ubbi­
disce la storiografìa crociana può dirsi iden­
tico a quello del Vico, ben diverso è lo sce­
nario teoretico in cui questo presupposto, e
cioè, più specificamente, il ‘verum-factum’,
viene approfondito e sviluppato dal Croce»
(p. 138).
[M. M.]
47.
N
egro
Paola,
The Reputation of
Grotius in Italy. Some Notes on Naples in thè
Seventeenth and Eighteenth Centuries,
in
«Grotiana» XX-XXI (1999-2000), pp. 49-
75.
Dopo una documentata ricostruzione
della fortuna degli scritti di Grozio in Italia
tra i secoli XVII e XIX, dalle note alle
Histo­
riae
di Tacito (edite a Venezia nel 1645) all’e­
dizione del
De bello gothico
(ripubblicato a
Torino nel 1854), il contributo offre una det­
tagliata analisi della presenza del diritto na­
turale nella cultura meridionale di secondo
Seicento, interessata a riprodurre i termini
del conflitto europeo tra Francia, Spagna e
Olanda nella forma di una polemica di natu­
ra giuridica tra i sostenitori del diritto priva­
to «based on custom, like that of devolution,
and thè supporters of public law intended as
a safeguarding of thè rights of thè
res publi-
1...,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270 272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,...305