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AVVISATORI-: BIBLIOGRAFICO
oltre che spiegare la storia, nega alla radice la
possibilità della sua comprensione, e intro
duce un diaframma tra il certo assunto nel ve
ro e il certo in sé, tra
ratio
e
auctoritas,
tra fi
losofia e filologia.
Vitiello si sofferma poi sulla lingua eroi
ca, sul quel «parlare scrivendo»
(Sn44,
§
429) che evidenzia l’elemento gestuale e cor
poreo del linguaggio, e rileva come pure la
grande intuizione della «lingua-gesto» - non
essendo da Vico pienamente posseduta -
non sia una conoscenza fondata e sicura. Pu
re l’incertezza del confine che separa le pri
me due età - degli dei e degli eroi - sarebbe
secondo l’A. una spia della profonda tensio
ne che nella
Scienza nuova
sussiste tra
mathe
sis universalis
e lingua eroica: «questa infat
ti introduce in quella una scissione che im
pedisce il progetto vichiano di riportare il
certo al vero, 1’
auctoritas
alla
ratio,
la filolo
gia alla filosofia. [...] La
mathesis universa
lis
attribuisce un ‘valore aggiunto’ al certo,
a
IVauctoritas,
facendone il primo momento
del vero e della ragione. Ma in sé preso, il
certo non è momento di verità. Lo e solo
nel
la
e
per
la
mathesis»
(p. 361). Così - conclu
de l’A. - risulta chiara una differenza che in
veste l’intera civiltà occidentale fondata sul
la logica, quella secondo la quale la lingua
eroica è una lingua individuale, mentre il lin
guaggio della scienza - la
mathesis -
è co
mune, o meglio universale. La storia ideale
eterna - alla luce di quanto appena detto -
contrasta quindi l’antropologia vichiana, o
quanto meno ne postula il superamento, po
nendo in primo piano «il problema del
lin
guaggio
della storia, antinomicamente mo-
ventesi tra l’esigenza imprescindibile di un
ordine [...] senza di cui neppure è pensabi
le la narrazione dell’accadere storico, del
G
eschehen,
e la ‘novità’ di questo, senza la
quale, non ha senso alcuno parlare di ‘sto
ria’» (p. 364).
[A. Scogn.]
92.
VOEGELIN
Eric,
Giambattista Vico.
La Scienza nuova,
hrsg. und mit einem
Vorwort von P.J. Opitz, mit einem Nachwort
von S. Otto. Aus dem Englischen ùbersetzt
von N. Winkler und A. E. Frazier, Miinchen,
Fink, 2003, pp. 144.
Il
testo di Voegelin su Vico, qui edito in
traduzione tedesca, è corredato da un’eccel
lente introduzione di Opitz, editore e insigne
studioso del pensiero di questo importante
pensatore. Egli colloca la lettura di Vico nel
quadro della polemica antipositivistica di Voe
gelin, che rivendica, contro l’intrinsecamente
‘vecchio’ modello positivistico di scienza poli
tica, il ‘nuovo’ - sebbene cronologicamente as
sai anteriore - modello classico, nella cui for
mulazione in età moderna Vico assume un ri
lievo inedito. La postfazione di Stephan Otto,
parimente illustre vichista, garantisce la con
troparte di una precisa contestualizzazione
della lettura vichiana di Voegelin nel panora
ma attuale degli studi vichiani. Peccato soltan
to sia sfuggito, nel lavoro per questa eccellen
te edizione, il piccolo particolare filologico che
la prima edizione del testo di Voegelin è stata
la traduzione italiana del volume, pubblicata
nove anni fa, nella collana «Studi Vichiani» (n.
23, Napoli, Guida, 1996), da G. Zanetti, con
una prefazione di Jurgen Gebhardt, non me
no illustre editore e studioso di Voegelin.
[S. C.]
93.
VOLTAGGIO
Franco,
Franco Ratto,
Riflessionisu Vico,
in «Rivista di Studi Italia
ni» (2002) 1, pp. 83-85.
Voltaggio ricorda gli studi più recenti su
Vico condotti dallo studioso prematuramen
te scomparso.
94.
Z
arka
Yves-Charles,
Vicoet la muta-
tion de l’héroisme. Force etfragilité du héros,
in
Eroi ed età eroiche attorno a Vico. Atti del
Convegno internazionale di Studi (Fisciano-
Vatolla-Raito, 24-27 maggio 1999),
a cura di
E. Nuzzo, Roma, Edizioni di Storia e Lette
ratura, 2004, pp. 97-108.
L’A. pone la concezione vichiana dell’e
roe e dell’eroismo sullo sfondo di concezio
ni anteriori per meglio farne sbalzare le dif