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JOSEP MARTINEZ BISBAL
no definitivamente le terre proprie, «che sono naturalmente care a’ na
tii», se non «per ultime necessità della vita», e non le abbandonano tem
poraneamente se non «per l’ingordigia d ’arricchire co’ traffichi, o per
gelosia di conservare gli acquisti». Con questo assioma vengono spie
gate le trasmigrazioni già avvenute, la prima delle quali dà origine alle
colonie «eroiche marittime», seguite dalle «innondazioni de’ barbari»,
dalle colonie «romane ultime conosciute» e per ultimo dalle colonie
«degli europei nelPindie». Il principio, il cui valore di spiegazione arri
va fino all’espansione oceanica del suo tempo, si presenta come un’ec
cezione rispetto al sentire naturale sedentario, perché «non è naturai co
stume ch’i paesi natii s’abbandonino per capriccio», per cui, in un’ag
giunta che non figurava nella
Scienza nuova
del 1730, Vico ha molto da
recriminare sul primo errare bestiale. Infatti l’umanità avrebbe potuto
evitare questa condizione, se i figli di Noè non si fossero allontanati da
lui, così come non lo fece il popolo di Dio24. Le colonie e la trasmigra
zione che qui ci interessano sono quelle motivate dalla necessità di aver
salva la vita, per cui non considererò in questa sede quelle provocate
dalla ricerca della ricchezza del commercio o dalla conservazione delle
conquiste fatte.
Nel libro secondo, nell’«Iconomica poetica», quando Vico spiega l’in
gresso dei famoli e, tra i cambiamenti derivati da esso, trova l’inizio del
le prime colonie eroiche ‘mediterranee’, quelle che i padri estendono con
i bestioni accolti prima della rivolta, «moltitudine di giornalieri che col
tivano i campi (come tuttavia fanno) per lo vitto diurno», precorrendo
gli avvenimenti l’autore introduce un altro riferimento alle colonie ma
rittime «le quali vennero appresso [...], le quali vedremo essere state
drappelli di rifuggiti da mare, che si salvarono in altre terre»25. Non si fa
menzione del motivo che li porta ad essere fuggitivi per mare perché non
appaiono esplicitamente legati alla rivolta come nella «Spiegazione del
la dipintura», ma sono «drappelli» di rifugiati del mare che «vedremo».
Vico aggiunge, altresì, che la storia di queste colonie marittime è conte
nuta nella favola di Vulcano eroico che con la rete estrae Venere e Mar
te plebei dal mare, il sole li scopre nudi (non vestiti dalla luce civile di
cui rifulgevano soltanto gli eroi) e gli dèi (i nobili della città eroica) li de
ridono26. Su questa favola tornerò dopo.
L’origine delle colonie marittime riappare nella «Politica degli eroi»,
ma non all’inizio, ossia con la rivolta, dove ci si aspetterebbe di trovarla,
24 Ibid., S$
299-301.
25
Ibid., S
560.
26
Ibid,
§§ 560,579.