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JOSEP MARTfNEZ BISBA1.
ne la storia delle altre colonie marittime, quelle create dal desiderio di
arricchirsi con il commercio, che naturalmente qui non posso affronta­
re. Ricorderò soltanto che in tale storia la Fenicia è la protagonista indi­
scutibile del commercio marittimo, oltre a essere tramite di elementi cul­
turali, e che proprio essa sfugge alla legge regia che porta naturalmente
alla monarchia46 perché, a differenza delPAssiria e dell’Egitto che sono
nazioni mediterranee, la Fenicia «perché nazione marittima, per le ric­
chezze de’ traffichi si dovette fermare nella libertà popolare», ossia ot­
tenne la stabilità con il primo governo umano, la repubblica popolare,
senza cadere nell’anarchia della libertà che porta alla monarchia47.
E concludo sottolineando che, secondo Vico, è il desiderio dei bene­
fici economici procurati dal commercio la causa delle migrazioni degli
europei verso le Indie, come è l’avidità di ricchezze ciò che li porta ad
attraversare l’oceano e a scoprire il nuovo mondo interrompendo, in que­
sto modo, il «corso delle cose umane» degli «americani»48; infatti, ana­
logamente alle colonie dei fenici nel Mediterraneo, «ora sono quelle de’
nostri europei ne’ lidi dell’Oceano e nell’Indie»49. Vico non considera
che in quei luoghi arrivano popoli in fuga dalle contese della nuova bar­
barie ritornata, popoli che escono dalle loro terre per le necessità ultime
della vita. Forse ciò è dovuto al fatto che in tale barbarie ritornata del li­
bro quinto della
Scienza nuova
del 1744 le rivolte contadine, gli ammu­
tinamenti delle corporazioni, le guerre di religione o le crisi alimentari
europee hanno una presenza scarsa o addirittura nulla. Credo che con
ciò Vico commetta un errore e un’ingiustizia nei confronti delle Ameri­
che, che indubbiamente sono state il rifugio di disperati e vinti, di colo­
ro che fuggivano dai conflitti europei e dalla carestia, terra di accoglien­
za e di mescolanza e pluralità culturale alla quale, in particolare noi spa­
gnoli in epoca recente e ciononostante barbara, dovemmo ricorrere per
trovare «scampo e salvezza». Il fatto che una determinata forma del mer­
cato mondiale provochi ora la migrazione forzata di coloro che non tro­
vano sostentamento in buona parte delle Americhe (così come accade in
buona parte del mondo) è segno del funzionamento profondamente cat­
tivo di tale mercato. E il fatto che l’Europa renda difficile e impedisca il
loro ingresso perché ‘stranieri’ e li perseguiti con la legge e persino con
46 Sulla legge regia naturale
ibid.,
§§ 29, 1008, 1084.
47
Ibid., §
737; S«25, § 4 0 8 .1 cartaginesi giungono ad essere intelligenti prima del tempo
e Cartagine non segue il corso normale delle nazioni per «l’acutezza africana e per la nego­
ziazione marittima»
(Sn44,
§§ 971,1088).
485 «4 ,S 1095.
49S«2 5 ,§ 236.
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,...305