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FABRIZIO LQMONACO
5.
Alla delicata questione dell’origine della vita civile fa riferimento il
rinvio di Vico, nel 1730, al
mito
dello «scudo d’Achille», nell’argomen-
tata tesi su: «Le Repubbliche tutte [sono] nate da certi Principi Eterni
de’ Feudi»36; mito destinato, però, a essere ridiscusso nei «Repilogamenti
della Storia Poetica», assenti nel postillato dell’edizione del 1730 ma do­
cumentati nelle
Correzioni terze
(e, poi, nella
Scienza nuova
del 1744), da
riferire, anche in questo caso, a una fase di elaborazione immediatamente
successiva al testo del 1730 e al X I I IH 59. In quei
Repilogamenti
è trac­
ciata, con straordinaria acutezza e illuminante sintesi, una storia delle ar­
ti come storia del mondo umano dall’epoca delle
famiglie
a quella del
piacere
coincidente con la pratica delle
danze
:
E finalmente vi si vedeva descritta la
Storia dell’Arti dell’Umanità
, dan­
dole incominciamento dall
'epoca delle Famiglie:
perché prima d’ogni altra
cosa vi si vedeva il
Padre Re, che con lo scettro comanda, il bue arrosto divi­
dersia’ mietitori
: dappoi vi si vedevano piantate
vigne,
appresso
armenti, pa­
stori,
e
tugurj-,
e in fine di tutto v’erano descritte le
danze.
La quaPImmagi-
ne con troppo
bello, e vero ordine di cose umane
sponeva ritruovate prima
l
'arti del necessario
la
villereccia,
e prima del
pane,
dipoi del
vino-,
appresso
quelle
debutile,
la
pastoreccia
; quindi, quelle del
comodo,
l’
Architettura ur­
bana;
finalmente quelle del
piacere,
le
danze01.
Nel postillato XIII H 59 il libro sulla «Sapienza Poetica» ricorda an­
cora lo «scudo di Achille» «nel quale si contiene la
Storia del Mondo
fin
dalla sua Criazione, e ’n questo luogo è fissata l’
Epoca delle Famiglie
in­
nanzi a
quella delle Città».
E qui interessante la correzione che subito do­
po interviene per cancellare il riferimento ad «altra
Opera nostra»
e si in­
troduce la postilla «[come] appresso sarà [spiegato]»38, quasi a raffor­
zare l’interesse nuovo con il quale si intende affrontare la questione ome­
rica, sottolineando il progressivo approfondimento come un vero e pro­
36
Sn30,
pp. 225 sgg. e
SnH59,
pp. 282 sgg.
37
Sn44,
§ 686, p. 330. Nelle
CMA3
è citato il padre Montefau<;on, «il quale noi vedem­
mo dopo aver dato alle Stampe le nostre
Lezioni Omeriche
, dove tratta dell’
Armi degli Anti­
chi,
e spezialmente degli
Scudi,
rapporta d ’un
Letterato Francese l’interpretazione dello Scudo
d’Achille,
e l’adorna con molta lode d ’
erudizione,
e d
'ingegno-,
preghiamo il
Leggitore,
che va­
da ad esso» (Appendice a
Sn30,
p. 472).
38
Sn! 159,
p. 292. In proposito, nelle
CMA3
è scritto: «D a noi ne’
Principi del Diritto Uni­
versale
si è in buona parte spiegato, ma spiegherassi appieno qui apresso» (Appendice a
Sn30,
p. 462). Nel 1744 il tema è approfondito in un brano (assente in
Sn30)
con riferimento al di­
ritto penale codificato nelle XII Tavole, «perchè, con tali
litui
presi gli
auspicj,
che le coman­
dassero,
i padri
dettavano le
pene
de’ loro
figliuoli,
come nella
Legge delle XII. Tavole
ne pas­
sò quella del
Figliuol’empio
[...]: onde l’
unione
di tali
verghe,
o ///«/significa la
generazione
dell’imperio Civile
, la quale si è qui ragionata»
(Sn44,
§ 617, p. 290).
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