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FABRIZIO LOMONACO
la fresca chiarezza dei suoi caratteri». Piovani auspicava, quindi, la pos
sibilità di ottenere, quasi a guisa di introduzione ai temi e alle prospetti
ve dell’edizione critica, un «ragionamento» di Giuseppe Giarrizzo, uno
dei «fondatori del Centro» e lo «storico mai dimentico delle sue giova
nili frequentazioni puramente filologiche»:
Caro Pippo, - gli scriveva da Napoli nel giorno di Pasqua del 1971 - sei
a Catania o ancora a Londra? Se ci sei, batti un tasto... Deo Veritatis Adju-
vante, il 1971 vedrà il I fascicolo (smilzo, prevalentemente bibliografico) del
BOLLETTINO
DF.L
CENTRO
ni
STUDI
VICHIANI
[...]. Pensiamo a una ed. ana
statica della
SCIENZA N.
1744, che ha caratteri chiari e freschi. Potrebbe es
sere un’iniziativa opportuna, anche se costosa. Da pensarci con calma.
M a
DOVREBBE AVERE
UNA
INTRODUZIONE
ATrUALE:
Giuseppe Giarrizzo,
Per
un’edizione critica delle opere di Giambattista Vico.
Che ne diresti10?
Nel 1973, giunto al suo terzo numero, il «Bollettino» affrontava di
rettamente la questione, mettendo in campo quell’esigenza di coopera
zione intellettuale che ne aveva motivato la fondazione. Venivano, infat
ti, raccolte e pubblicate le opinioni di quattordici studiosi italiani (Um
berto Bosco, Sergio Campailla, Paolo Cristofolini, Guido Fassò, Mario
Fubini, Eugenio Garin, Antonio Garzya, Franco Lanza, Santo Mazzari
no, Amedeo Quondam, Michele Rak, Gennaro Sasso, Alberto Vàrvaro
e Cesare Vasoli), tutti esperti di tematiche vichiane o specialisti di storia
e critica testuale. Attribuito, con il Lanza, un carattere di forte semplifi
cazione esegetica alla filologia nicoliniana e rifiutato, con Vàrvaro, l ’i
potesi di edizione ‘diplomatica’, giudicata dal Bosco una «rinuncia mi
stica all’intelligenza e alla critica (che significa scelta)», il dibattito, nel
suo complesso (ma con le sole eccezioni di Fassò e Sasso) documentava
la maturata esigenza di un’edizione nazionale delle opere11. Eugenio Ga
10 1d.,
Il Centro di Studi Vichiani,
cit., p. 16
e
Pietro Piovani a Giuseppe Giarrizzo,
Napo
li, s. d. [ma Pasqua 1971], lettera in copia, ora in Archivio della «Fondazione Pietro Piovani
per gli Studi Vichiani», cartella 7/i, c. I.
11 Cfr.
Per l'edizione nazionale d i Vico,
in questo «Bollettino» III (1973), pp. 32 sgg., 60
sgg., 19 sgg., 9, 51 sgg. Si veda il testo in foglio sciolto preparato personalmente da Piovani
per accompagnare il fascicolo II del «Bollettino» (1972) con raccomandazioni al tipografo
per la composizione e la diffusione del seguente «avviso»: «Nel III fascicolo (1973) - il cui
materiale, da mandare in tipografia, dovrà essere pronto
entro maggio -
il nostro
BOLLETTI
NO
si propone di pubblicare, nelle prime sue pagine, gli interventi di studiosi dei testi vichiani
0 di specialisti di storia e critica del testo, esperti di edizioni critiche italiane etc. in generale,
1quali esprimano il loro punto di vista sul tema della Edizione Nazionale di Vico, intorno a
cui ha preso posizione l’allegato Editoriale del
BOLLETTINO
nel n. II (1972). L’intervento po
trà essere limitato anche a poche cartelle dattiloscritte e potrà riguardare aspetti specifici del
la questione esaminata o problemi che non siano connessi direttamente a Vico, ma tocchino