PIETRO PIOVANI E IL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
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rin, in particolare, sosteneva l’urgenza di recuperare il complesso dive­
nire diacronico della
Scienza nuova
di cui Nicolini aveva offerto solo al­
cuni sparuti
specim ina
e, in una lettera del 1973, confessava a Piovani
che «costretto a guardare più da vicino la ‘costruzione’ nicoliniana dei
testi» si era «convinto che è urgente rifare l ’edizione»12. A farsi strada
nelle tesi degli studiosi più aggiornati era l ’avvertita esigenza di un in­
tervento ecdotico innovativo, tale da rispettare tutte le oscillazioni e le
varianti critico-filologiche dei testi (Quondam) contro quelle forzature
introdotte dal suo editore di primo Novecento e causate, giudizio del
Campailla, da un’eccessiva confidenza con la pagina vichiana. Piovani,
da parte sua, introducendo le osservazioni svolte
Per l’ediz ione naziona­
le d i Vico,
sintetizzava le proposte emerse, predisponendo un concreto
piano di interventi, per favorire una serie di lavori preparatori sui «d i­
versi problemi di ciascun testo» da pubblicare nei
Quaderni
di «Studi
Vichiani»; per sollecitare (come proposto da Garzya, da Sasso e da Va-
soli) un dettagliato inventario di tutto il materiale documentario dispo­
nibile (in Italia e nel mondo, a stampa e in manoscritto) con annotazio­
ni e postille autografe e no; per accogliere il «consiglio» (di Garin) di
procedere a una riproduzione anastatica della
Scienza nuova
del 1725;
per ribadire, infine, la necessità di un confronto e di una collaborazione
tra esperti di differenti ambiti disciplinari13.
Direttamente ispirata a queste priorità è stata, nella prima serie della
rivista, la gran mole dei contributi alla restaurazione del Vico latino, av­
viata dagli studi sulle
Orazioni inaugurali
e sulla
Coniuratio,
curati in edi­
zione critica definitiva rispettivamente da Gian Galeazzo Visconti nel
1982 e da Claudia Pandolfi nel 1992. E bastato, infatti, impostare tale
restauro ecdotico per riconoscere la scarsa attenzione goduta dal filosofo
napoletano nelle storie della filologia classica e promuovere, sin dal 1975,
anno della pubblicazione della prima
Orazione
nel «Bollettino»14, una
tutto il tema delle edizioni dei classici filosofici italiani, oggi [...]/
PER IL SIG. BELLUSCl.
La­
voro accurato, o su foglio in carta robusta o su cartoncino leggero; aver presente che andrà
spedito allegato a un estratto del Bollettino del Centro di St. Vichiani, quindi deve essere di
formato
LEGGERMENTE INFERIORE.
Bozza urgente a Piovani!» (
Pietro Piovani a Bellusci,
Na-
poli-Salerno, s. d., ora in Archivio della «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani»,
cartella 6/e, c. 1).
12
Eugenio Garin a Pietro Piovani,
Firenze, 28 maggio 1973, ora in Archivio della «Fon­
dazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani», cartella 10/c (c. lr-v), c. Ir.
13
Per l’edizione nazionale di Vico,
in questo «Bollettino» III (1973), pp. 39 sgg., 11 sgg.;
P. PIOVANI,
[
Premessa
] a
Per l’edizione nazionale di Vico,
ivi, pp. 5-6.
14 G .
G.
VISCONTI,
Per l ’edizione critica delle
Orazioni inaugurali.
La prima
Orazione, ivi,
V
(1975), pp. 4-39 e M.
G
ig an te
,
Vico n elle storie della filologia classica,
ivi,
II
(1972), pp. 51-
58. Di Gigante si vedano pure le documentate riserve espresse sui criteri di tale edizione e, in
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10 12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,...272