PIETRO PIOVANI E IL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
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e la grafia, incerta, quest’ultima, nella citazione degli autori stranieri e
dei classici latini20.
La pratica effettiva dell’ecdotica testimoniava la conquista di un nuo
vo spazio tematico. Il rigoroso impegno critico-filologico non chiedeva
al
ì ’au ttore
indagato di rivelare
X essenza
della filosofia ma le
fo n t i
e il
sen
so
della
sua
opera dentro la cultura del proprio tempo. Il che, sul piano
storiografico, segnava il definitivo abbandono della tesi (crociana) del fi
losofo solitario, senza, tuttavia, mai dimenticare, con Piovani, gli indi
retti effetti positivi degli studi di Cortese e Nicolini, di Corsano e Fubi-
ni sulla biografia di Vico, alleati, quasi senza volerlo consapevolmente,
nell’opera di smontaggio e di smentita delle premesse spaventiane alle
tesi neoidealistiche21. Per il «Bollettino» - considerato da Antonio Cor
sano « l’Olimpo del vichismo» per «ricchezza e densità dei contenuti» -
contribuire a una nuova interpretazione ha significato, innanzitutto, op
porre alle sintesi teoretiche delle celebri letture otto-novecentesche, di
vario e diverso indirizzo (cattolico, positivistico e neoidealistico), ag
giornati «riesami analitici»; gli stessi che proprio il fine interprete di
Umanesimo e religion e in G. B. Vico
aveva riconosciuto, nel 1970, iden
tificando negli anni dal 1948 al 1968 l’avvio di una «revisione critica»
della precedente «letteratura sistematica»22. Sintonizzato su questa svol
ta interpretativa è stato un primo nucleo di studi e di programmi, colle
gati, innanzitutto, alla mai sottaciuta urgenza del lavoro di aggiorna
mento della bibliografia, avviato in altra sede23, ma anche direttamente
promosso dalla rivista nella sezione deU’«Awisatore Bibliografico», in
trodotta dal 1974 per iniziativa del Piovani. Questi, nell’estate del 1975,
non esitava a riconoscere il prezioso contributo offerto dal primo grup
po di studiosi assai vicini al «Bollettino» (Giuseppe Acocella, Andrea
Battistini, Giuseppe Cacciatore, Cosimo Campanelli, Giuseppe Cantil
lo, Girolamo Imbruglia, Giuseppe Lissa, Riccardo Maisano, Enrico Nuz
zo, Nicola Siciliani de Cumis, Fulvio Tessitore, Giovanni Vitolo e Paola
Zambelli), tutti esortati a «moltiplicare gli sforzi di libera cooperazione»
20 Cfr.
A.
D
uro
,
L'elaborazione delle concordanze della Scienza nuova Prima, ivi,
V ili
(1978),
pp. 98-105;
V. PLACELLA,
Alcune proposte per la nuova edizione delle opere di Vico (in partico
lare di quelle filosofiche),
ivi, pp. 49,57-58; A.
VÀRVARO,
Per l ’edizione critica della
Scienza nuo
va, ivi, pp. 29,32-33 e
G . G
arzya
,
Autografi vichiani inediti,
ivi, IX (1979), pp. 119-123.
21 P. P io v a n i,
Per gli studi vichiani,
cit., p. 366.
22
Antonio Corsano a Pietro Piovani,
Roma, 30 gennaio [s.a. ma 1976], c. lr-v, c. Ir e, ivi,
6 aprile [s. a. ma 1978], c. lr-v, c. Ir, cartoline postali, ora in Archivio della «Fondazione Pie
tro Piovani per gli Studi Vichiani», cartelle 6/h, 7/i; A.
CORSANO,
Vent’anni di studi italiani
sul Vico,
in «Cultura e Scuola» IX (1970) 35, p. 84.
23 Cfr. M.
D
onzelli
,
Contributo alla bibliografia vichiana
(1948-1970), Napoli, 1973.