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ROBERTO MAZZOLA
idealistica2. Ben inteso, il silenzio di Clio non ha riguardato solo gli stu­
di scientifici; basti pensare, ad esempio, alla distanza, non solo cronolo­
gica, che separa la
Storia dell’Università di Napoli,
pubblicata nel 1924,
dai primi seri contributi all’accertamento delle dinamiche socio-istitu­
zionali dell’istruzione superiore a Napoli in età moderna proposti da Del
Bagno, Ascione e Luongo sui meccanismi di formazione del ceto giuri­
dico, sulla vita dei Collegi dei dottori e sul dibattito relativo alla riforma
dell’università3.
Fatta eccezione per i notevoli studi sul rapporto scienza-filosofia nel­
la Sicilia spagnola di Dolio e le originali ricerche di Crispini e Torrini su
Tommaso Cornelio e l’Accademia degli Investiganti, pubblicati a caval­
lo degli anni Ottanta4, l’articolazione su base geo-culturale dell’indagi­
ne su personaggi e vicende, istituzioni e attrezzature scientifiche italiane
hanno coinvolto solo marginalmente la cultura scientifica del Mezzo­
giorno, sovente sulla scorta di una letteratura critica molto datata e chia­
mata in causa a testimoniare il caso limite del più complessivo ristagno
della scienza italiana5. Come opportunamente osservato da G. Galasso,
ancora alla metà degli Anni Ottanta,
l’emarginazione napoletana e meridionale nell’attività scientifica italiana
tra il secolo XVI e il XVIII assume un rilievo ancora maggiore nella paral-
2 M.
T o rrin i,
La storia della scienza nella storia d’Italia tra Risorgimento e Unità,
in «G ior­
nale Critico della Filosofia Italiana» LXXX IV (20005) 3, pp. 403-421: «chi apra, e tutti l’ab­
biamo fatto almeno una volta,
la Storia d’Italia dal 1871 al 1915
(1928) di Benedetto Croce non
può non rimanere colpito dal riscontrarvi l’assenza quasi totale di ogni considerazione per la
scienza come per la sua storia» (cit. p. 406). Questa giusta e condivisibile considerazione del
Torrini risulta ancora più vera quando si legge la
Storia del Regno di Napoli
di Croce.
3
I. D e l BAGNO,
Legum doctores. La formazione del celo giuridico a Napoli tra Cinque e
Seicento,
Napoli, 1993; I
d
.,
Il collegio napoletano dei dottori: privilegi, decreti, decisioni,
N a­
poli, 2000; 1.
ASCIONE,
Seminarium doctrinarum. L’Università di Napoli nei documenti del
‘700 (1690-1734),
Napoli, 1997;
Contegna, Vidania,Carovita, Giannone. All’alba dell’illumi­
nismo. Cultura e pubblico studio nella Napoli austriaca,
a cura di
D .
Luongo, Napoli, 1997.
Si veda anche la rist. anast. di N.
V a lle t t a ,
Discorso sulla riforma della Regia Università de­
gli Studi di Napoli a S.M. Feminando IV,
Napoli, 1792 presentata in A.
MONTANO,
La pro­
posta di Nicola Vailetta nel dibattito settecentesco sulla riforma dell’università di Napoli,
N a­
poli, 1999.
4 C.
DOLLO,
Filosofia e scienze in Sicilia,
Padova, 1979;
Id .,
Modelli scientifici efilosofici
nella Sicilia spagnola,
Napoli, 1984; vedi ora I
d
.,
Filosofia e medicina in Sicilia,
a cura di G.
Bentivegna, S. Burgio e G. Magnano San Lio, Soveria Mannelli, 2005; F. CRISPINI,
Metafisica
del senso e scienza della vita: Tommaso Cornelio,
Napoli, 1976; M.
T o rrin i,
Tommaso Corne­
lio e la ricostruzione delle scienze,
Napoli, 1977;
Id.,
L’accademia degli Investiganti,
in «Q u a­
derni Storici» XLVIII (1981), pp. 845-883.
5 Cfr. P.
REDONDI,
Cultura e scienza dall’illuminismo al positivismo,
in
Storia d’Italia. An­
nali 3. Scienza e tecnica nella cultura e nella società dal Rinascimento a oggi,
a cura di G . Mi­
cheli, Torino, 1980, pp. 679-811.
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