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ROBERTO MAZZOLA
dall’Académie Royale des Sciences di Parigi nel 1778-1780 sui modi più
economici e veloci per la produzione del salnitro17.
Vale la pena accennare al fatto che, sebbene da oltre un secolo il mon­
do scientifico dibatteva sull’origine organica o minerale dell’acido nitri­
co, nel tardo Settecento le implicazioni teoriche di questo settore di ri­
cerca assunsero particolare rilievo per la nascita della chimica moderna.
La tesi dell’esistenza del nitro minerale era da sempre contestata da
quanti vedevano nel salnitro il risultato di un processo di putrefazione
organica, e anche a Napoli come nel resto d’Europa il dibattito scienti­
fico assunse ben presto i toni accesi della polemica. Per arginare le obie­
zioni scientifiche sollevate in particolare da Angelo Fasano e Vincenzo
Ramondino, Fortis e i suoi sodali misero in atto una attenta strategia co­
municativa dando ampia pubblicità alla scoperta. Tuttavia, nonostante
l’appoggio ricevuto dalla stampa locale (il «Giornale Enciclopedico di
Napoli» e il «Giornale Enciclopedico d ’Italia») e la benevola attenzio­
ne di periodici scientifici come gli «Opuscoli Scelti» di Milano e il «N uo ­
vo Giornale Enciclopedico» di Vicenza, le voci di dissenso finirono per
prevalere via via che le promesse risorse della nitreria si rivelavano alea­
torie.
Se da un lato l’opposizione scientifica alla pretesa scoperta di Fortis
va inquadrata nella più ampia controversia sullo statuto e i fondamenti
della chimica, dall’altro gli aspetti economici e politici della vicenda sol­
levano non pochi interrogativi sul rapporto tra illuminismo meridionale
e riformismo borbonico degli anni Ottanta. Ricordiamo infatti che la de­
cisione di avviare la costruzione dell’impianto d’estrazione era maturata
sulla scorta del parere favorevole di Vario e La Vega, i quali dopo il viag­
gio in Puglia non solo confermarono la natura minerale del salnitro del
Pulo, ma addirittura asserivano che la miniera avrebbe coperto il fabbi­
sogno regnicolo per oltre un quindicennio18. Poiché tutte le miniere ap­
partenevano alla corona, le cifre indicate aprivano uno scenario com­
pletamente nuovo, con importanti ripercussioni economiche sui sogget­
ti tradizionalmente impegnati nelPapprowigionamento. Infatti, cambia­
re tecnica di produzione della preziosa sostanza metteva in crisi il ri­
stretto manipolo di privati, i salnitrai, che dalle commesse statali traeva
cospicui guadagni. Alle ovvie ripercussioni negative per gli appaltatori
17 Per volontà di Acton furono tradotte da Gioacchino Granito e pubblicate dalla Stam­
peria Reale nel
1794-1795
rispettivamente come
Raccolta di memorie e osservazioni sulla for­
mazione, efabbricazione del Salnitro
(1794) e
Raccolta delle cinque memorie sullaformazione,
efabbricazione del Salnitro le quali a giudizio de’ Commissari dell’Accademia delle Scienze di
Parigi riportarono il premio
(1795).
18 Ivi, p. 48.
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