SCIENZA E SOCIETÀ NEL TARDO ILLUMINISMO MERIDIONALE
147
del nitro. Il fallimento pratico delle teorie di Fortis, minandone la stes­
sa credibilità scientifica, non poteva non accrescere la diffidenza degli
ambienti scientifici della capitale verso le esibizioni della «macchina vi­
vente» del Thouvenel; e dopo il definitivo rientro in patria del Fortis an­
che quanti come Delfico e Giovene lo avevano sostenuto, nonostante le
ripetute sollecitazioni evitarono di lasciarsi trascinare nella polemica. Né
particolari discussioni negli ambienti scientifici napoletani sollevarono
gli scritti favorevoli a Thouvenel di Vincenzo Comi e Cosimo Moschet-
tini, pubblicati rispettivamente nel «Commercio Scientifico d’Europa
col Regno delle due Sicilie» e nell’«AnalÌsi ragionata dei libri nuovi». An­
zi, per quanto riguarda Comi, viene da pensare che quel pubblico pro­
nunciamento gli abbia sbarrato la carriera universitaria alla quale ambi­
va e giocato un ruolo nella improvvisa chiusura della sua rivista. Traver­
sie ben presto rivelatesi opportunità, considerata la fortunata carriera di
scienziato-imprenditore di lì a poco avviata.
In conclusione, senza per questo sminuire le implicazioni negative
della sconfitta degli intellettuali raccolti intorno al progetto di Fortis, se­
gnaliamo, come sua conseguenza inattesa, l’inizio, nel 1789, del lungo
viaggio d ’istruzione di una nuova leva di ricercatori meridionali nei più
avanzati centri di ricerca mineralogica e chimica europea che contribuirà
a colmare almeno in parte il divario in campo chimico-mineralogico.
R
oberto
M
azzola
1...,137,138,139,140,141,142,143,144,145,146 148,149,150,151,152,153,154,155,156,157,...272