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FABRIZIO LOMONACO
sua fortuna in Italia dall’età del Rinascimento alla «sintesi vichiana»28.
Osservato in tale prospettiva, il filosofo della
Scienza nuova
è stato defi
nitivamente sottratto al vecchio mito dell’isolamento: sia che si dedichi
no alla ricostruzione storica della sua influenza nella cultura francese,
anglosassone e spagnola o ne analizzino la presenza nella «cerchia» dei
Duchi di Laurenzano, nella
storia d ell’au tobiografism o eu rop eo
o negli
studi su l prim itivism o settece n tes co^
, le indagini di Costa hanno fatto
dell’opera vichiana uno snodo di problemi e di temi, tutti pertinenti al
la cultura europea del suo tempo. E a tale impegno va riferita la discus
sione, introdotta dal Garin, sul necessario rifacimento della «pur bene
merita»
Bibliografia
di Croce e Nicolini. Il tema affiorava nella conclu
sione di una lettera di Costa a Piovani dell’aprile 1973 che accompa
gnava l’invio di una ‘scheda’ su
Vico, M encke e Jó ch er
per il «Bolletti
no»: «Sono pienamente d’accordo con Garin - scriveva lo studioso di
Berkeley - circa la necessità di rifare da cima a fondo la pur benemeri
ta
Bibliografia vichiana
di Croce e Nicolini. Ma un lavoro del genere può
essere fatto solo da una
équ ip e
di specialisti. Intanto la sezione
S ch ed e e
spunti
del
B ollettino
può servire ottimamente e preparare il terreno»30.
E lo stesso tema ritornava, nel 1977, in una lettera di Piovani a Mauri
zio Torrini che, da Firenze, gli ricordava i giudizi gariniani sulle «lacu
ne, peraltro inevitabili, della
Bibliografia vichiana,
alle quali lo stesso
Bol
lettin o
va da tempo colmando e rimediando»51. Alla relativa proposta di
«rifacimento» attraverso il lavoro di una serie di «collettori» seleziona
ti anche geograficamente Piovani rispondeva in termini assai favorevo
li, senza tuttavia mai smarrire il valore storico, unico e irripetibile di quel
la prima proposta critica che sta alla base dell’impegno bibliografico di
Croce e Nicolini:
28 G . C
o sta
,
Vico, Johann Gottlieb Krause e Johann G eorg Walch
, ivi, III (1973), pp. 177-
180; Id., Vico,
Johann Burckbard Mencke e Christian Gottlieb Jócher,
ivi, IV (1974), pp. 143-
148; Id.,
Le antichità germ aniche nella cultura italiana da Machiavelli a Vico,
Napoli, 1977; si
veda la recensione di E.
G
arin
,
in questo «Bollettino» IX (1979), pp. 162-165.
29 G.
C
osta
,
Vico e M ichel de la Roche,
ivi, II (1972), pp. 63-65; Id.,
Vico, Camille Falco-
net e gli Enciclopedisti,
ivi, III (1973), pp. 147-162; Id.,
Thomas Blackwellfra Gravina e Vico,
ivi, V (1975), pp. 40-55; Id.,
A proposito del rapporto Vico-Boturini,
ivi, IX (1979), pp. 133-
140; Id.,
Antonfrancesco Marmi, Claude d e Vie e la cultura napoletana,
ivi, pp. 140-146; Id.,
La cerchia d ei Duchi di Laurenzano e una collaborazione di Vico,
ivi, X (1980), pp. 36-58; ID.,
La posizione di Vico nella storia dell’autobiografismo europeo,
ivi, pp. 143-146; Id.,
Due studi
recen ti sul prim itivismo settecen tesco,
ivi, pp. 146-150.
30
Gustavo Costa a Pietro Piovani,
Berkeley (California), 27 aprile 1973, ora in Archivio
della «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani», cartella 6/f, c. 1.
31
Maurizio Torrini a Pietro Piovani,
Firenze, 13 febbraio 1977, ora in Archivio della «Fon
dazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani», cartella 7/f (c. lr-v), c. Ir.