AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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. IMBRUGLIA
Girolamo,
Verri, Filangie­
ri, Vico:treedizionirecenti,
in «Quaderni Fio­
rentini», 2004-2005, 33-34, pp. 1251-1266.
La rassegna propone un interessante
confronto tra l’edizione di tre opere recente­
mente pubblicate:
I Discorsi e altri scritti de­
glianniSettanta
di Pietro Verri, la
Scienzadel­
la legislazione
di Gaetano Filangieri e La
Scienza nuova
1730 di Giambattista Vico.
In primo luogo Imbruglia riflette sull’eco
-«o ra corposa, ora debole» (p. 1251)-ch e il
pensiero di Vico riveste entro questi scritti di
Verri e di Filangieri; di poi offre uno sguardo
d’insieme di ciascuna delle tre opere.
La pubblicazione del volume de
I Di­
scorsi e altri scritti deglianniSettanta
di Ver­
ri (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura,
2004), a cura di G. Panizza con la collabora­
zione di S. Contarmi, G. Franciosi e S. Rosi-
ni, si inscrive entro il piano generale dell’E-
dizione Nazionale delle Opere di Pietro Verri.
Il tomo comprende oltre che
I Discorsi
del
1781 anche altri scritti - di certo molto me­
no noti - risalenti agli anni Settanta del se­
colo XVIII, ovvero gli «interessanti e ben
commentati» (p. 1252)
Scritti sul balletto,
il
Discorso per la prima adunanza della Società
patriottica
(1778), l
'Elogio del Maresciallo
conte GiovanniSerbelloni
(1778), e
In morte
di Domenico Balestrieri
(1780). Entro l’eco­
nomia del volume - «filologicamente inecce­
pibile, di piana e sicura interpretazione» (p.
1256) - è «nella ricostruzione della genesi dei
Discorsi
» - fa notare l’A. - che «si coglie l’i­
dentità profonda di Verri» (p. 1252), un’i­
dentità che vuole di proposito essere quella
di un
philosophe
italiano, che sceglie l’indivi­
duo quale oggetto privilegiato del proprio
campo d’indagine, che riflette sulle passioni
umane e sul legame che esse hanno con la ra­
gione. Dalla lettura di questi scritti inoltre
«emerge una interessante testimonianza, fi­
nora sconosciuta, di Verri lettore di Vico, la
cui
Scienza nuova
è giudicata ‘opera strana e
grande’» (p. 1256).
Gli stessi problemi che affiorano dall’a­
nalisi dei
Discorsi
di Verri si impongono pu­
re a proposito della
Scienza della legislazione
(1780-1791) di Gaetano Filangieri, pubbli­
cata, in sei volumi più uno d’indici (Venezia,
Centro di studi sull’illuminismo europeo
«Giovanni Stiffoni», 2003-2004), entro il
piano
deWEdizione critica
diretta da V. Fer­
rone presso il Centro di Studi sulPIllumini-
smo Europeo ‘Giovanni Stiffoni’, a cura di P.
Bianchini, M. T. Silvestrini, F. Tocchi Vespa­
siani, G. Tocchini, e A. Trampus. In quest’o­
pera, così complessa e densa, l’attenzione di
Filangieri verso la storia antica e quella con­
temporanea, come pure verso le questioni
imposte dal feudalesimo si inscrive entro un
progetto di «storia naturale dell’uomo e del­
la società» (p. 1263), vicino alla lezione di Vi­
co (al quale tuttavia Filangieri si richiama
spesso anche per mettere in evidenza la dif­
ferenza del proprio pensiero rispetto a quel­
lo del filosofo napoletano riguardo il rap­
porto tra filosofia e società, libertà e potere)
e di Diderot, ma anche a Hume, Robertson
e Ferguson. «Sta qui la differenza» - dichia­
ra Imbruglia - «tra Filangieri e Verri, il cui
modello storiografico era invece quello gian-
noniano della storia civile»
(ibid.).
Segue, in ultimo, il rimando alla pubbli­
cazione della
Scienza nuova
1730 (Napoli, Al­
fredo Guida, 2004) a cura di P. Cristofolini
con la collaborazione di M. Sanna, nell’am­
bito
de\YEdizione critica nazionale delle ope­
re di Vico
portata avanti dalla sede di Napo­
li dell’istituto per la Storia del Pensiero Filo­
sofico e Scientifico Moderno (già Centro di
Studi Vichiani) del C.N.R. «Questa edizione,
di cui occorre segnalare l’eccellenza, sarà di
sicuro insostituibile ausilio per affrontare, in­
sieme, il problema della conoscenza del pen­
siero vichiano e quello della sua circolazione
ed eredità» (p. 1265).
[A. Scogn.]
32.
J
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eok
Na,
Praktische Vemunft
undGeschichtebeiVicoundFiegei,
Wùrzburg,
Koenigshaus & Neumann, 2002, pp. 534.
La questione del rapporto tra universali­
smo etico e condizionatezza storica della vi­
ta effettiva - una questione centrale della fi­
losofia pratica, nonché, argomenta l’A., il no­
do principale della filosofia hegeliana del di­
ritto e della storia - costituisce l’orizzonte
teorico del confronto tra Vico e Hegel svi­
luppato dallo studioso coreano in questa am-
1...,229,230,231,232,233,234,235,236,237,238 240,241,242,243,244,245,246,247,248,249,...272