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AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
pia monografìa. In tale prospettiva sistema
tica, PA. si impegna ad enucleare, tanto nel
pensiero di Vico quanto in quello di Hegel, i
principi di una teoria normativa delle scien
ze dello spirito e della cultura e di un’etica
politica orientata alla realizzazione storica ef
fettiva della ragione pratica. L’intento di
chiarato è riproporre con forza queste dire
zioni di pensiero alla discussione contempo
ranea sulla filosofia pratica.
33.
J0RGENSEN
Conni-Kay,
Vico og Dan
te. Medkommenteredeoverssettelsera fbrevet
‘TUGherardo degliAngioli', ogforordet ’Be-
tragtning over Dante’,
[
Vico e Dante.
Con le
traduzioni della
Lettera a Gherardo degliAn
gioli
e della
Discoverta del veroDante)
in
Per-
spektivpà Dante. Il / NordicDanteStudies II,
Proceedings from thè Second Conference of
thè Nordic Dante Network at thè Italian Cul
tural Institute in Stockholm, October 5-7,
2001, ed. by A. Culhed, Stockholm, 2004,
samletl.pdf,
pp. 79-95.
34. K
aufmann
Mathias,
Vicos Lehre von
der Historizitàt moralischer Prinzipien,
in
«Jahrbuch fiir Recht und Ethik» XII
(2004),
pp. 27-40.
Il carattere dinamico dello sviluppo in
tellettuale e culturale dell’uomo rivendicato
da Vico di contro alla validità generale di un
modello di ragione plasmato sulle scienze
matematiche e naturali è ripercorso da Kauf
mann nell’ottica della storicità dei principi
morali e del diritto, con speciale attenzione
al rapporto tra lo sviluppo delle strutture le
gali universali (la «storia ideale eterna») e il
senso comune specifico delle singole culture,
con le particolari intuizioni etiche proprie di
ciascuna. La teoria vichiana dello sviluppo
dei sistemi sociali nelle diverse culture ed
«ere» (in cui trova espressione, osserva Kauf
mann sulla scorta di un’indicazione di Cac
ciatore, un approccio specificamente «italia
no» alla verifica delle norme di comporta
mento sulla base delle concrete situazioni
storiche e politiche piuttosto che sulla base
di astratte strutture logiche) offre all’A. an
che occasione di un confronto con la filoso
fia del diritto di Ronald Dworkin. In una pro
spettiva di fondo aperta alla questione della
multiculturalità, la conclusione del saggio
propone appunto un parallelo tra la teoria vi
chiana dell’educazione alla responsabilità
giuridica e politica - quale emerge nel
De ra
tione
prima ancora che nella
Scienza nuova
-
e l’ideale della «integrità» proposto da
Dworkin come migliore interpretazione
«creativa» delle istituzioni giuridiche e poli
tiche concretamente esistenti.
[L. P. C.]
35.
K
onig
Peter,
Giambattista Vico,
Mùn-
chen, Beck, 2005, pp. 156.
Il volume, pubblicato nella collana di in
troduzioni filosofiche «Beck’sche Reihe
Denker», offre un’introduzione attuale e
convincente all’opera vichiana a livello di
vulgativo. In un certo senso il libro di Konig
si pone in modo complementare all’introdu
zione di Stephan Otto,
Giambattista Vico.
Grundziige seiner Philosophie
(Stuttgart,
Kohlhammer, 1989, tr. it. Napoli, Guida,
1992). Mentre Otto, conformemente alla sua
lettura metafisica-transcendentale, si con
centra sul Vico «filosofico», l’introduzione di
Konig da più spazio al Vico «filologico», ac
centuando gli aspetti dell’opera vichiana che
riguardano la retorica, la lingua e la giuri
sprudenza e che rispondono a tendenze più
generali della ricerca vichiana negli ultimi an
ni. L’introduzione comincia con una rico
struzione della vita di Vico all’interno del
contesto storico, sociale e culturale della Na
poli settecentesca, integrando con altre fon
ti le informazioni date da Vico nell’autobio
grafia, come il registro ufficiale dell’eredità
di Vico. L’analisi che segue delle opere di Vi
co spiega le linee e i concetti generali del suo
pensiero, fornendo peraltro degli spunti in
teressanti come la lettura della
Vita
in una re
lazione di ontogenesi-filogenesi alla
Scienza
nuova
o prende in considerazione la conce
zione filologico-etimologica del
De antiquis
sima.
Come si è detto, Konig si sofferma an-