AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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Spinoza, e farsi «scienza della istituzione del­
l’umanità come ordine simbolico-politico». Il
testo ripropone il contributo presentato al
Convegno su «La
Scienza nuova
de Giambat­
tista Vico», svoltosi a Nizza nel maggio 2003, i
cui atti sono stati pubblicati in «Noesis. Revue
philosophique du Centre de Recherches d’Hi­
stoire des Idées» Vili (2005), a cura di A. To-
sel, e recensiti in questo «Bollettino».
[S. C ]
76.
T
rabant
Jùrgen,
De iesprit, de la cul­
ture, et des signes,
in «Semiotica» CLVII
(2005) 1-4, pp. 411-429.
Ricostruendo il percorso attraverso il
quale in area tedesca le «scienze dello spiri­
to» si sono trasformate in «scienze della cul­
tura», FA. mette in luce la tendenza tuttora
persistente a trascurare l’importanza che la
semiotica ha avuto in questo processo, nel
quale invece proprio la figura di Vico appa­
re testimonianza e conferma.
77.
TRABANT
Jurgen,
Vico tnère et maitre
de Michelet,
in
Donner à penser,
a cura di R.
Coudert e M. Rueff, Paris, Seuil, 2005, pp.
183-224.
Nel volume che raccoglie le conferenze te­
nute nel 2002 presso il Centre Roland Barthes
(Institut de la pensée contemporaine) di Parigi,
l’intervento di Trabant è preceduto da un’in­
troduzione di Jean-Patrice Courtois e seguito
(al pari degli altri: J. Starobinski, J.-L. Marion,
M. Hobson, R.-P. Droit,P.Quignard, G. Agam­
ben) da un accurato resoconto del dibattito.
Prendendo spunto da una discussione della let­
tura barthesiana di Michelet, l’intenzione fon­
damentale di Trabant è ridefinire in radice il si­
gnificato del rapporto di Michelet col pensiero
di Vico. Se per un verso, infatti, non si può di­
sconoscere a Michelet il ruolo di «padre» e
«pontefice» della diffusione europea di Vico,
dice Trabant, per altro verso è necessario rein­
terpretare il senso della dichiarata filiazione vi­
chiana del suo pensiero e riconoscere il pieno
diritto della denuncia di Nicolini secondo la
quale la concezione della storia di Michelet si
configura come completo «travestimento» e
«tradimento» di quella di Vico. La trasforma­
zione della filosofia «metafìsica o metapolitica»
di quest’ultimo in una «teoria politica», l’ac­
centuazione «rivoluzionaria e prometeica» del­
l’idea dell’autoproduzione dell’umanità, con
l’esaltazione dell’elemento «popolare» e il ri­
fiuto della concezione circolare della storia, sia
essa ciclica o a spirale, a vantaggio di un pen­
siero del progresso lineare, sono tutti elementi
profondamente estranei allo spirito diVico, po­
sti indebitamente sul terreno di una concezio­
ne romantica, herderiana, della storia o meglio
di una «filosofìa della storia» chenon è mai, sot­
tolinea Trabant, il vero problema di Vico. A
tutt’altra profondità rispetto a questo comple­
to «tradimento» sta, dice Trabant, la filiazione
«sematologica» in cui consiste in realtà, ripren­
dendo un’espressione di Antonio Verri, il «vi­
chismo naturale o innato di Michelet». Ancora
una volta però, questa filiazione va colta al di
sotto della tematizzazione teorica, se è vero, di­
ce Trabant, che quel «primo
linguistictum
[...]
della filosofìa» rappresentato dall’unità vichia­
na di «sociale e linguistico, politico e semioti­
co» è in effetti da Michelet
«distrutto
sistemati­
camente, allorché egli
indebolisce
radicalmente
il ruolo del linguaggio e dei segni e
sopprime
la
filosofia del linguaggio o la sematologia»,
espungendo, anche nella traduzione del capo­
lavoro vichiano, quelle relazioni tra immagine e
linguaggiochesono estraneeal suo interesselin­
guistico, concentrato sull’aspetto verbale delle
lingue storiche, nel sostanziale disprezzo per i
segni antichi. Ciò che resta dell’influenza di Vi­
co va rintracciato allora, dice Trabant, sul pia­
no della «pratica sematologica», ossia di quella
sintesi intimamente vichiana tra concreto e
astratto che segna in radice lo stile storiografi-
co di Michelet, con isuoi «caratteri poetico-sto-
rici»cheTrabant definiscesenz’altrodegli«uni­
versali fantastici storiografici».
[L. P. C ]
78.
VANZULLI
Marco,
L’ideale e ilfattua­
le. Sulpassaggio in Vicodal
De uno
alla
Scien­
za nuova, in «Quaderni Materialisti» III-IV
(2004-2005), pp. 263-284.
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