AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
259
sponsabilità che assume su di sé l’interpreta­
zione dello stesso Michelet. «Ce qui séduit
Michelet dans Poeuvre de Vico, ce sont ses re­
cherches dans le domaine philologique dans
lesquelles il est aisé de reconnaìtre en creux
bien des découverts des philosophes et des
historiens à venir. Du Vico précurseur des
modemes sciences humaines au Vico philo­
sophe de l’homme moderne il n’y avait qu’un
pas» (p. 13). E in questa traiettoria rimane
inesorabilmente fuori tra gli altri il livello me­
tafisico della scienza vichiana, verso il quale
Michelet pare indifferente, a favore di un Vi­
co «precursore» che pure grande seguito non
trovò nella cultura francese.
Un apparato di note equilibrato ed ag­
giornato completa un volume raffinato e di
grande interesse per lo studioso vichiano.
[M. S.]
81.
VITI C
avaliere
Renata,
Aspetti vi­
chianidell’opera di Ragghianti,
in
Ragghiami
critico e politico
, a cura di R. Bruno, Milano,
Angeli, pp. 93-103.
Figura di spicco della vita culturale e ci­
vile dell’Italia del Novecento, Carlo Ludovi­
co Ragghianti (1910-1987) volle con la sua
opera di storico dell’arte testimoniare la for­
za seminale delle idee vichiane. Infatti, di Vi­
co il Ragghianti non trattò
ex cathedra,
traen­
done piuttosto alimento spirituale per le pro­
prie originali elaborazioni; tant’è che dipa­
nare il filo rosso del suo vichismo non è com­
pito agevole. È perciò quanto mai opportu­
na la scelta dell’A. di concentrarsi sui mo­
menti più significati dell’incontro del Rag­
ghianti col filosofo napoletano, da annove­
rarsi, insieme con Platone, Hegel, Croce e
Dewey, tra i suoi «autori». Meditazioni vi­
chiane quelle del Ragghianti che, pure inne­
state sul tronco della lettura di Croce al cui
magistero storicista restò sempre fedele, mi­
ravano però a mettere in luce gli ulteriori
possibili sviluppi della crociana affermazio­
ne di Vico primo scopritore della scienza
estetica. In questa prospettiva, come sottoli­
nea l’A., il testo che meglio riassume la rilet­
tura vichiana del Ragghianti è sicuramente
L'uomo cosciente. Arte e conoscenza nella pa­
leostoria
(Bologna, Calderini, 1981) - volu­
me del quale in particolare si segnalano le
In­
tegrazioni
del ’70 pubblicate in appendice.
Qui, «Ragghianti discute e demolisce pre­
sunti nuovi principi e novelli dogmatismi, er­
rori di scienza e di quel falso scetticismo este­
tico, che non consentirebbe di dar voce al
senso comune delle genti nella ricerca pun­
tuale e rigogliosa ch’egli svolge intorno ai do­
cumenti dell’arte paleostorica» (p. 97). Te­
nendo a mente la modernità di alcune straor­
dinarie pitture rupestri dell’età paleolitica, si
capisce cosa il Ragghianti intenda quando at­
tribuisce un senso compiuto al linguaggio vi­
suale dell’uomo «primèvo». Lontano dal­
l’immagine del «primitivo» collocato da una
lunga tradizione al livello mentale della pri­
ma infanzia, l’uomo cosiddetto ‘preistorico’,
del Ragghianti, pure vicino al «bestione» di
Vico tutto immerso nella sensibilità, è «lai­
camente scardinato dal contesto gnoseologi­
co di partenza» vichiano (p. 99). Le sue atti­
vità mentali, pragmatiche ed artistiche, fin
dai primordi dell’umanità testimoniano del­
l’unità e dell’identità della coscienza come
anche della consapevolezza dell’unità dei fe­
nomeni, resa possibile dall’intrinseca com­
penetrazione di rappresentazione, immagi­
nazione e concetto, da parte del soggetto di
relazioni, vissute e condivise mediante forme
di pensiero non linguistico, ma non per que­
sto prelogiche se non irrazionali.
[R. M.l
82.
V
iti
C
avaliere
Renata,
Lettura di Vi­
co,
in Id.,
Critica della vita intima. Soggetti­
vità e giudizio in Hannah Arendt
, Napoli,
Guida, 2005, pp. 183-213.
Dedicato all’attenzione di Hannah
Arendt per Vico, questo capitolo (l’ottavo dei
nove in cui si dipana questo interessante libro)
è incentrato in gran parte sulla teoria del
ve-
rum-factum,
strumento concettuale indispen­
sabile per fondare il mondo storico. E proprio
sulla «scoperta moderna della storia e della
coscienza storica» - per usare le stesse parole
della Arendt, citata dall’A. (p. 187) - si con­
1...,249,250,251,252,253,254,255,256,257,258 260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,...272