PIETRO PIOVANI E II. «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
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vichiana del Novecento» per la bontà e originalità di un criterio meto
dologico che si fa e si può condividere nei risultati concreti: sono quel
li, ad esempio, raggiunti nell’analisi di
Lingua e poesia secon d o G.B. Vi
co,
manifestazione di un atteggiamento critico da valutare in sé e per sé
come «momento nuovo e originale nella dialettica del conoscere»69.
Nella sua assidua attività di saggista e di recensore per il «Bollettino»,
Battistini è stato lo studioso italiano più acuto a disvelare l’importanza del
confronto critico dell’universo vichiano con la tradizione classico-umani-
stica sullo sfondo di una privilegiata attenzione alla civiltà del Barocco: un
universo di argomenti e di stili di vita culturale tanto ricco quanto ine
splorato dalla lettura neoidealistica, convinta sostenitrice, sul piano teori
co, dell’incompatibilità tra
estetica
(in quanto scienza filosofica) e
retorica
(autentica «pseudoscienza») e, perciò, coerentemente decisa a trascurare
tra gli scritti di Vico le
Institutiones oratoriae.
L’opera non sfuggiva all’at
tenzione del Piovani che identificava l’editore idoneo alla complessa ma
necessaria revisione nella competenza e negli interessi del giovane studio
so bolognese, autore, nel 1974, di un «eccellente saggio sull’etimologia»70.
Né meno rilevante appariva la sua attività di recensore degli scritti di Strue-
ver e Said, di Barilli e Baldini, «il quale - gli scriveva Piovani nel 1979 - è
stato uno dei miei autori. Godo che Lei riscopra, sotto il pacioso Melafu-
mo, l’uomo di gusto, il prosatore principe, l’uomo di buone letture (Ario
sto, Manzoni: il volumetto ricciardiano su Lucia ha notazioni finissime)»71.
Ma agli interessi del Battistini per la
Tradizione e innovazione nella tasso
nomia tropologica vichiana
i lettori del «Bollettino» debbono, inoltre, ri
tornare come a uno dei maggiori esperti del
linguaggio
del Vico scrittore,
studiato dal punto di vista delle relazioni con la
degnità della retorica
(co
me recita il titolo della fortunata monografia del 1975)72, documento del
la persistente eredità dell’umanesimo, ripensata, però, come mezzo di ac-
69 Così P.
P
iovani
,
Per gli studi vichiani
, cit., pp. .394-395.
70
Pietro Piovani ad Andrea Battistini,
Napoli, 4 dicembre 1974, lettera in copia, ora in
Archivio della «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani»,
Carteggio Battistini
, c. 1.
Il riferimento
è
ad A.
B
attistini
,
Vico e l’etim ologia m itopoietica,
in «Lingua e Stile» IX (1974)
1, pp. 31-66, segnalato da Piovani in questo «Bollettino» V (1975), pp. 169-170.
71
Pietro Piovani ad Andrea Battistini,
Napoli, 14 marzo 1979, lettera in copia, ora in Ar
chivio della «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani»,
Carteggio Battistini,
c. 1. Di
Battistini si vedano le segnalazioni di N.
STRUEVER,
Classical Investigations
(1974); A.
B
aldi
ni
,
Tastiera 1-4}
(1977); E. SAID,
Vico on thè Discipline ofB od ies and Texts
(1976) e R.
B
aril
-
li
,
Retorica
(1979), in questo «Bollettino» VI (1976), p. 254; ivi, IX (1979), pp. 190-191 e ivi,
X (1980), pp. 255-256,236-237.
72 A.
BATTISTINI,
Tradizione e innovazione nella tassonomia tropologica vichiana,
ivi, III
(1973), in panie, p. 80. Di C. Vasoli si veda la recensione a
La Degnità della Retorica. Studi su
G. B. Vico
(Pisa, 1975), ivi, VII (1977), pp. 223-228.