PIETRO PIOVANI E IL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICI IIANI»
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3.
Nuovi motivi e nuovi problemi della
filo so fia
vichiana del
linguag
g io
sono stati sollecitati, alla fine degli anni Settanta, dalle tendenze più
rappresentative della cultura europea e, soprattutto, di quella tedesca. A
tale orizzonte di studio ha assicurato nuova linfa teorica e storiografica
la lettura «storicistica» di Vico, rielaborata in una prospettiva «critico
problematica». A definirne i temi e gli autori, nettamente distinti e di
stanti dall’interpretazione idealistica e neoidealistica, è stato Tessitore,
studioso delie relazioni tra
com p ren sion e storica
e
cultura, illum inismo
e
storicism o
in Cuoco, per ricordare solo alcuni dei suoi lavori più noti, de
gli anni Settanta, sui temi dell’individualità e della ragione storica di cui
il filosofo napoletano appariva grande teorico. E stata, questa, un’inno
vativa esperienza di studio, praticata nelle pagine del «Bollettino», at
tente, nel 1979, a ricostruire l’incontro di Vico con i filosofi tedeschi del
linguaggio nello storicismo delle origini (da Hamann a Herder, da
Goethe a Humboldt, da Wolf a Jacobi e Orelli fino a Capei e Ferrari,
Balbo e Niebuhr, Goschel e Cauer) nei termini, però, criticamente con
trollati di un’«analogia funzionale» che ha messo al riparo dalle astratte
comparazioni come dalle sterili ipotesi di «precorrimento» o «disguido»
storici77. Questa prospettiva, attraente lo stesso Piovani nei suoi ultimi
mesi di vita e di lavoro, ha indirizzato i saggi d ’esordio della seconda se
rie del «Bollettino», coinvolgendo direttamente allievi scientificamente
maturi e più giovani studiosi.
In primis,
Giuseppe Cacciatore e Giusep
pe Cantillo che, nella metà degli anni Settanta, avevano già dato prege
voli contributi all’indagine su Vico e lo «storicismo» di Dilthey e di
Troeltsch, sul marxismo di Bloch, studioso del Rinascimento78. Nel «Bol
lettino» del 1981 pubblicavano, in collaborazione, un sintetico ma den
so rendiconto critico-storiografico dei
Materiali su ‘Vico in Germania ,
apparsi nella prima serie della rivista. L’analisi toccava i temi dello stori
cismo tra la fine del Settecento e gli inizi del secolo XIX, intervenendo
1985), pp. 311-331; S.
L
antier
,
Il Vico d i Fano,
ivi, XI (1981), pp. 222-232 e A.
B
attistini
,
Gadda, Vico e un’edizione della «Scienza nuova»,
ivi, XII-XI1I (1982-1983), pp. 381-386.
77 F. TESSITORE,
Vico n elle origini dello storicism o tedesco,
in questo «Bollettino» IX
(1979), pp. 5, 11. Cfr. Id.,
Vincenzo Cuoco tra illuminismo e storicismo,
in «Atti dell'Accade-
mia di Scienze Morali e Politiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napo
li» LXXXI (1970), pp. 511-545 (poi anche in
Quaderno della Società Nazionale d i Scienze, Let
tere e Arti in Napoli, Accademia di Scienze Morali e Politiche,
Napoli, 1971) e Id.,
Compren
sion e storica e cultura. R evisioni storicistiche,
Napoli, 1979.
78 G.
CACCIATORE,
Vico e Dilthey. La storia dell’esperienza umana com e relazione fondan
te di con oscere e fare,
in questo «Bollettino» IX (1979), pp. 35-68; G.
CANTILLO,
Vico e la f i
losofia d el Rinascimento nella lettura di Ernst Bloch,
ivi, V (1975), pp. 145-148 e Id.,
Su Troelt
sch e Vico,
ivi, IX (1979), pp. 69-75.