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FABRIZIO LOMONACO
plessa ambivalenza, dal momento che, se impongono all’individuo di rea
lizzarsi esteriorizzandosi nelle dimensioni del
com un e
e del
collettivo ,
prospettano, senza risolverlo, un compito ulteriore: la
salvezza
dell’azio
ne individuale che non conclude nel nuovo «mistero» della salvezza, sia
pure quella problematica, drammatica e mai garantita del Dio cristiano
di Vico avvicinato al Dio di Pascal, presente nella «preghiera» dell’uo
mo in quanto bisognoso della sua
pietas.
Lavorare a scoprire nell’effet
tiva esperienza una prospettiva di salvezza significa, per il filosofo Ca
pograssi, salvare il problema più prossimo al senso profondo dell’uomo,
all’idea stessa di umanità, per riconoscerne Pinsopprimibile ruolo nella
«vita [ ...] totale dell’esperienza [ ...] implicita in ogni azione, motivo e
fine». Lo scopo è di far coincidere le ragioni del cristianesimo con tutta
l’esperienza umana. Il filosofo e il cristiano salvano il proprio interno
equilibrio, testimoniando la disposizione a pensare e a vivere dentro l’e
sperienza e la storia, nella profonda unità della vita per corrispondere ai
doveri di un pensiero critico in quanto libero".
La scomparsa, nell’agosto 1980, del Piovani, di uno studioso che ave
va inciso sulle tematiche e le tendenze del «nuovo corso» vichiano, infor
mando così fortemente di sé tutta la prima serie del «Bollettino», non la
sciava un vuoto. L’identità di un lavoro teorico-storiografico, praticato
in
prop rio
ma sempre fedele a quell’esigenza di cooperazione con gli
altri
-
che era stata una delle ragioni della nascita del «Bollettino» - strin
geva ancor di più antichi e nuovi collaboratori alla rivista che, dal 1981,
conosceva una fase di inevitabile riassestamento teorico e organizzativo.
Ricostituita la direzione con Giarrizzo e Tessitore, furono istituiti un ‘co
mitato di redazione’ (composto da Giuseppe Cacciatore, Giuseppe Can
tillo, Riccardo Maisano ed Enrico Nuzzo) e una sede redazionale presso
la neonata «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani» di Napoli.
I primi numeri della seconda serie (1981-1990), pubblicati dall’editore na
poletano Bibliopolis in una nuova veste grafica che anche cromaticamen
te si volle differenziare dalla precedente, risultarono ampliati nelle pagi
ne, ma immutati nell’interna articolazione. Aperto da un contributo del
Tessitore alla
Bibliografia vichiana di Pietro Piovani100,
il numero del 1981
99 Cfr. G . C
apo classi
,
PSD,
pp. 627-626, 623;
I
d
.,
Introduzione alta vita etica
[1953], in
Io.,
Opere,
cit., voi.
III,
pp. 103, 167. Sul tema, dopo A. Pigliaru
(La lezione di Capograssi,
in
«Studi Sassaresi» XXX (1962), pp. 26-28 dell’estratto), si veda F.
TESSI TORE,
Capograssi n el
lo storicism o
[1965], in Id.,
Contributi alla storia e alla teoria dello storicismo,
voi. V, Roma,
2000, pp. 310-312 e
I
d
.,
Capograssi e il collettivism o d ell’azione: i contatti ideali con Vico, He
gel, Proudbon e Marx
[1976], ivi, pp. 412-413.
100 p TESSITORE,
La bibliografia vichiana di Pietro Piovani,
in questo «B o llettin o » X I
(1981), pp. 5-12.