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FABRIZIO LOMONACO
so di cultura. In cospetto di una filosofia della cultura radicalmente rinno-
vantesi, sotto la pacata serenità dell’indagine controllata, lontana da ogni co
lorita seduzione di tipo spengleriano, nessuna preoccupazione più vichiana
che attestare, con serietà, la presenza del filosofo il quale, come nessun al
tro pensatore, ha sentito la forza teoretica eccezionale che va attribuita alle
modificazioni, ai trapassi, ai restauri, ai declini, ai crolli, alle pause, agli av
vizzimenti, ai rigogli della civiltà nella storia dell’uomo102.
F
abrizio
L
omonaco
PIETROPIOVANIANDTHE«BOLLETTINODELCENTRODISTUDI VI
CHIANI» (1971-1980). This essay examines thè motives and contents o f thè cul
tural project which inspires thè «Bollettino», founded, in 1968, by Pietro Piova
ni, thè undisputed creator o f thè «new course» o f criticai studies on Vico. The
author traces trends ofltalian and foreign literature about philosophy and philo-
logy, language and history which is representative o f thè interests pursued during
thè second half o fth e 20th century until 1980 (with reference to writings by and
about Garin and Costa, Garzya and Visconti, Gigante and Vàrvaro, Nencioni and
Placella, de Giovanni andAjello, Giarrizzo and Galasso, Faucci and Verri, Torri
ni and Zambelli, Apel and Habermas, Berlin and Pompa, Tagliacozzo and Otto,
Battistini and Tessitore, Cacciatore and Nuzzo), in this essay is also involved a lar
ge number o f Piovanis’s correspondents from Andrea Battistini to Eugenio Garin,
from Gustavo Costa to Giovanni Nencioni, from Giuliano Bonfante to Maurizio
Torrini.
102
P.
PIOVANI,
Dieci annate d el «bollettino d el Centro di Studi Vichiani»,
cit., pp. 5, 8-9.
Senso del divenire e amore per gli studi seri e gli studiosi veri si esprimono in una delle ulti
me lettere del 1980, autentico testamento intellettuale, ricco di ammonimenti severi e di fi
ducia nell'avvenire dei giovani ricercatori-docenti: «I maestri seri come Garin stanno riu
scendo a inserire nel caos del corpo malato dell’Università italiana le persone che potranno
continuare a essere insegnanti e studiosi veri e, domani, in altre condizioni storiche, potran
no salvarla. Non c’è altro metodo da seguire, per ora, con queste leggi, con questi numeri...
Ormai, l’avvenire è vostro. Sappiate essere fedeli ad esso e a quel passato in cui noi sincera
mente credemmo [...]»
(Pietro Piovani a Maurizio Torrini,
Napoli, 18 giugno 1980, lettera in
copia, ora in Archivio della «Fondazione Pietro Piovani per gli Studi Vichiani»,
Carteggio Tor
rini,
c. lr-v).