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VANNA GESSA KUROTSCHKA
fried Hòffe, non è solo un’ermeneutica dell’ethos trovato ma, nella d i­
samina dialettica delle opinioni, può invece per Aristotele giungere a
nuove verità16. L’immagine dell’Aristotele pratico che, assieme a quella
di Vico, alcuni importanti filosofi nella seconda metà del secolo appena
trascorso hanno diffuso pare, dunque, alquanto distante da quella che,
invece, qualificati studiosi dell’antico filosofo difendono. Possiamo dire
la stessa cosa per Vico? Se Vico ha aggiornato la
filosofia pratica
di Ari­
stotele, quali sono i caratteri di tale
filosofia praticai
2.
In un passaggio rilevante della
Scienza nuova,
Vico espone il signi­
ficato eminentemente creativo e pratico del
sapere p oetico :
Ora, perché la mente umana de’ tempi che ragioniamo non era assotti­
gliata da verun’arte di scrivere, non spiritualizzata da alcuna pratica di con­
to e ragione, non fatta astrattiva da tanti vocaboli astratti di quanti or ab-
bondan le lingue [...], ella esercitava tutta la sua forza in queste tre bellissi­
me facoltà, che le provengon dal corpo t_1- E, come naturalmente prima è
1’ ritrovare, poi il giudicar delle cose, così conveniva alla fanciullezza del
mondo di esercitarsi d’intorno alla prima operazione della mente umana,
quando il mondo aveva bisogno di
tutti i ritruovati per le necessità e utilità
della vita, le quali tutte si erano provvedute innanzi di venir ifilosofi come più
pienamente il dimostreremo nella discoperta del vero Omero
17.
Le tre bellissime facoltà della mente di cui Vico qui parla sono la
m e­
moria,
, la
fantasia
e
Xingegno.
Tali facoltà, nel terzo libro della
Scienza
nuova,
vengono definite come un’unica facoltà che «è
memoria,
mentre
rimembra le cose;
fantasia,
mentre l’altera e contrafà;
ingegno,
mentre le
contorna e pone in acconcezza ed assettamento»18.
Innanzi di ven ir i f i ­
losofi,
ai
ritruovati p er le necessità della vita
aveva, dunque, già provve­
duto la
poesia,
utilizzando una facoltà molto particolare per definire la
quale Vico non trova un’unica parola. Vico chiama tale facoltà
memoria-
fantasia-ingegno.
La
memoria-fantasia-ingegno
connette in maniera
com ­
plessa
tre facoltà diverse senza operare riduzioni indebite del significato
dell’una a quello dell’altra.
16 Su ciò si veda: O. HÒFFE,
Ethik als praktische Philosophie. Die Begriindung nach Ari­
stoteles,
in Id.,
Praktische Philosophie. Das Modell des Aristoteles,
Frankfurt a. M., 1971; Id.,
Il comunitarismo com e alternativa? Considerazioni sulla critica comunitarista al liberalismo mo­
rale,
in «Filosofia e Questioni Pubbliche» I (1998), pp. 19-30.
17G. VICO,
Principi di Scienza nuova d’intorno alla comune natura delle nazioni (1744),
in
Id.,
Opere,
a cura di A. Battistini, 2 voli., Milano, 1990, voi. I, capov. 699, p. 767; d’ora in poi
citata con
Sn44;
corsivo nostro.
18 Ivi, capov. 819, p. 828.
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